Dirlo al patner!

Ciao a tutti!

Ho scoperto di essere sieropositiva a febbraio 2016, purtroppo dopo rapporto sessuale non protetto, con patner s+.Il lui in questione non ne era al corrente. 
la mia viremia è undetectable da maggio 2016, grazie a Triumeq e da un paio d'anni con Dovato.
Secondo voi è necessario informare un partner, che nel mio caso è appena entrato nella mia vita e parliamo solo di fisicità,  perché davvero temo di spaventarlo.
Il mio dovere principale è assumere regolarmente la terapia , mantenere la viremia sotto il limite , presentarmi alle visite periodiche...e avere rapporti protetti, per proteggere soprattutto me.
so che U=U
è ancora così difficile comunicarlo, purtroppo!
Se potete datemi i vostri pareri che trovo preziosi..
anche in pvt 
grazie

ciao
chiara


 

Ciao Chiara non sono sieropositivo o almeno credo (lo saprò con esattezza la prossima settimana perché dovrò rifare il test) ma ti posso dire che se la persona è intelligente non si spaventa, anzi, ti sta vicino, se è stupida, di fronte a una notizia del genere scappa. Quindi prendi il lato positivo, la tua sieropositività allontanerà tutte le persone che non ti meritano e farà restare tutte quelle che valgono qualcosa. Io la vedrei così. Buona fortuna per tutto

Con viremia azzerata e fino a 200 non si infetta nessuno , quindi non sei tenuta a dirlo. Fai bene a non dirlo al partner , potrebbe essere che tronchi la storia se ne fosse al corrente , viviti la storia finche' dura senza problemi ,con la tua confessione potrebbe chiudersi anzitempo.Fai bene a non dirlo a nessuno.

Grazie della risposta Helpme.
😘

VERO, grazie della risposta. 😘
purtroppo non è facile dirlo...
la discriminazione è ancora oggi presente,
nonostante hiv diventi un' infezione cronica se trattata con antiretrovirali.

Con viremia azzerata o al massimo fino a 200 a livello infettivo si e' alla stregua di un sieronegativo .....per questo lungi da me di dirlo ,quando mi sono accettato io ,non serve che mi accettino gli altri ....sono solo cazzi miei ,che non mi va di condividere con nessuno.L'ho detto solo a tre quattro persone fidate che stimo . Che se lo sono tenuto per loro.

C'e' gente hiv positiva che ha la sindrome dell'untore immondo e ha bisogno di farsi accettare dagli altri nella sua condizione di hiv positivo, di farsi commiserare perche' non si accetta di conseguenza. Niente di piu' sbagliato .

Vero, io il problema l'ho accettato quasi subito.
Lo sa mia mamma e un paio di colleghe al lavoro. Lavoro in ospedale e purtroppo anche lì meglio non parlarne ..che tristezza!
Pensa la mia amica da una vita nn lo sa...so che non capirebbe...
Ne ho parlato tempo fa con un uomo che mi era vicino e per lui nn era un problema...
Cmq importante è che qs ospite poco simpatico resti irrilevabile...
Un abbraccio

Lungi da me da farmi commiserare...
Ce l'ho e me lo tengo...
se potessi parlarne liberamente lo farei però, ma di essere giudicata anche no!
😒

In bocca al lupo, spero nell esito negativo!

Si, speriamo bene dai

Ciao Chiara.
Abbiamo credo la stessa età, anche se io ho scoperto l'HIV lo scorso anno, nel luglio 2022.
Sono pienamente d'accordo con te che ognuno elabora a proprio modo e spero che l'autocommiserazione sia di pochi..
Nel mio caso l'ho accettato abbastanza in fretta e quindi affrontate le visite, terapia e tutto il resto.
Ciò non toglie che la preoccupazione più grande sarà sempre la domanda che hai posto:
'frequento una persona, devo dirlo subito? Aspetto un po' di tempo? Oppure non dico nulla consapevole che la sua salute non è a rischio..'
Ok, però se la relazione diventerà ancora più importante l'averlo taciuto può portare a un ragionamento di fiducia venuta meno..

Insomma chiara, tutte ste paranoie perché il pregiudizio ad oggi è ancora pesante, come dici tu anche in ospedale da gente che dovrebbe essere professionista e capire che oggi è un'infezione cronica curata al meglio di che si campa..

Io posso suggerirti di non avere fretta nel dirlo, vivi la tua sessualità al meglio e libera e magari all'inizio chiedi le precauzioni dicendo che è giusto per te e per lui.. se poi questa persona sarà veramente speciale e vorrai passare allo step successivo troverai il coraggio e il modo di dirlo.
Spiegando ahimè cosa significa oggi questa malattia, la viremia a zero e ciò che ne consegue.

Ti auguro sia l'inizio di una relazione bella e speciale

Ciao!intanto grazie per la tua risposta!
È stato un piacere leggerla
Purtroppo le paranoie non sono così facili da rimuovere...ahimè!
Ma sono serena sai...non faccio male a nessuno!
Sesso protetto, ripeto soprattutto per proteggermi da altre eventuali bestie...😌
sto bene, ho una terapia fantastica...
il mio grande desiderio è che davvero cambi il modo di vedere la sieropositivita...
Visto che siamo coetanei, ti ricordi nei primi anni 90 l'alone viola vero???
Se ci penso adesso mi vengono i brividi...
Un abbraccio, ti auguro il meglio
Chiara

Buonasera, o meglio buona notte Chiara!
Certo che ricordo l'alone viola e gli spot riguardanti l'hiv, o forse addirittura l'AIDS..
Però questa paura, questo brivido che ancora ad oggi ci fa traballare forse incuteva il giusto timore per stare attenti, anche per i rapporti sessuali con la 'vicina' o il 'vicino' di casa..
Cosa posso dirti.. Il rammarico resta sempre lì, presente insieme ad un senso di colpa che col tempo riesci ad accettare.
La vita non sarà più come prima, ma devo ammettere che ad oggi mi sento un po' privilegiato: visite, vaccini, esenzioni.. tutti programmati e con uno staff che si è dimostrato sensibile e scientificamente preparato.
E comunque sì, probabilmente siamo anche coscritti.
Fra qualche settimana diventerò un 45enne.
Determinato, disponibile e anche di buon cuore (almeno credo) e l'unica casella che manca è una persona speciale vicina a me che capirà il mio errore e non avrà paura di affrontare il futuro insieme..
Spero che in questo mese di 'non risposte' anche la tua situazione si sia evoluta.
Un abbraccio, buona serata Lachia1978

Ciao Chiara Penso che il modo migliore per essere sicura di sentirti a tuo agio con la decisione sia chiederti cosa vorresti che facesse l'altra persona se i ruoli fossero invertiti. Io l'ho scoperto insieme al mio fidanzato quindi non ho avuto questo dubbio, ma poi mi sono domandata se fosse il caso di avvertire tutti i miei ex (visto che tutt'ora non abbiamo idea se io l'abbia preso dal mio fidanzato o viceversa né quando, probabilmente sono già anni purtroppo) e mi sono chiesta: "avrei voluto che loro me lo dicessero?" e la risposta (per me, ci tengo a sottolineare che questa è esclusivamente la mia opinione) è stata sì.

E onestamente sono rimasta piacevolmente sorpresa dalle reazioni. Mi hanno ringraziata, si sono dispiaciuti per me, mi hanno offerto supporto. E parlo di gente con cui non mi vedo da anni. C'è da dire che ho 34 anni e probabilmente i miei coetanei la vedono in modo diverso da come la si vedeva anni fa? Boh.

Ora, io sono abbastanza colpita da come in questo forum (ho letto per un bel po' prima di farmi l'account) si parli di colpe, errori... Non penso che fare sesso sia un errore. Neanche sesso senza protezioni, se si è in una relazione, se c'è fiducia. Ora come ora (ma l'ho appena scoperto, quindi magari tra un mese cambierò completamente idea e atteggiamento eh), vedo l'HIV come una enorme, orribile sfiga. Non come una punizione, o il frutto di un errore. Di nuovo, questo è ovviamente il mio pensiero. Ma non sono l'unica, come ho visto parlando con gli amici.

Tutto questo per mandarti un abbraccio virtuale e per consigliarti di provare a fare quello che TU ritieni più opportuno (con le tempistiche che ritieni più opportune, e anche in base a come pensi/vuoi che possa svilupparsi la relazione) e a tentare di darti un po' di ottimismo, magari il tuo partner ti stupirà piacevolmente.

Ciao Chiara , io sono in cura dal 2012 . Ci ho messo tre anni ad accettare il tutto a livello psicologico . Poi dopo ho imparato a fregarsene se ci sono persone ignoranti che giudicano e si allontanano . Io non mi faccio proprio più neanche mezzo problema a dire che ho l' HIV , quelli che hanno altre patologie non si fanno problemi a confidarsi e a condividere il problema , quindi perché dovrei farmi problemi io a dire che ho l' HIV ? Se poi qualche persona ignorante mi giudica e mi allontana non è mio il problema , il problema è la loro ignoranza . A non farmi neanche mezzo problema a dirlo mi ha aiutato tanto ad accettare la mia condizione e mi sento molto meglio , veramente molto meglio . Io non mi faccio più problemi a dire che ho l' HIV e a fare così mi sento veramente bene sia con me stesso che con le altre persone . Ciao e buona giornata.

Ciao a tutti...sono positivo da circa un anno viremia non rilevabile e da 3 mesi ho conosciuto una persona. Al secondo nostro rapporto ho deciso di dirle tutto la sua reazione iniziale è stata un misto di rabbia stupore e delusione poi con il passare del tempo lei molto intelligentemente ha capito ed ha deciso di continuare...ora il mio dubbio è forse anche il suo è uno solo...che voi sappiate e' nella maniera più assoluta impossibile che io possa contagiarla in qualche modo? Io prendo Dovato regolarmente mai dimenticata ecc ecc ma potrebbe mai succedere che la mia viremia si alzi per qualche assurdo motivo ed io possa contaggiarla? Nel senso è mai successo? Grazie

La viremia di solito dopo uno due mesi dall 'inizio della terapia si dovrebbe azzerare con ma fluttuazioni fino a 200 non permettono la trasmissione del virus, In 6 anni di terapia ho avuto fluttuazioni della viremia tre volte e sotto i 50 , senno' viremia azzerata o al massimo meno di venti.

Quindi impossibile categoricamente che io possa contaggiarla in nessun tipo di rapporto?

Con viremia non rilevabile o al massimo fino a 200 non si infetta nessuno. In caso di fallimento terapeutico la viremia si alza di molto , bisogna in questo caso, cambiare la terapia , ma e' un evento raro.