Rottura condom

Ciao a tutti! Vi scrivo consapevole di dover fare il test; scrivo per avere feedback in quanto è successo questo “incidente” e non mi era mai capitato e non so come approcciare al
Problema e con quanta “paranoia” affrontarlo. Io sono stato parte ricettiva nel provare penetrazione anale: una prima volta con una sola spinta e poi mi son fermato per dolore; una seconda volta (condom ancora integro) con un paio di spinte.. alla seconda spinta mi penetra, esce perché lo blocco a causa del dolore; lì mi accorgo che il preservativo era completamente lacerato con cappella esposta. Non c’è stata eiaculazione perché dopo la rottura abbiamo rinunciato all’anale. Suppongo si sia rotto il condom durante la seconda spinta quindi il suo pene è rimasto dentro per qualche secondo completamente esposto. Specifico che il condom non era sporco di sangue ed il contatto all’interno è stato di pochi secondi. Lui ha affermato che il condom si è rotto nell’attimo in cui è uscito ma da come l’ho percepita io si è rotto dentro. Parliamo di rischi reali o vi è solo un rischio “remoto”, secondo voi, che comporta in ogni caso un test? 
“QUESTO È STATO IL
MESSAGGIO PUBBLICATO SU ALTRO FORUM E MI È STATO RISPOSTO CHE UNA SPINTA RICEVUTA CON CONDOM
ROTTO RIMANE AD ALTO RISCHIO SENZA CONSIDERAZIONE DI ALTRA VARIABILI” VI scrivo per avere conferma di ciò, per favore. 

Ciao Dumbo,
tra i comportamenti a rischio, i rapporti anali sono i più rischiosi e il rischio è maggiore per il partner ricettivo rispetto a quello insertivo. Se l’uso corretto del profilattico elimina il rischio, in caso di rottura del profilattico il rischio non può essere escluso. Detto questo, il rischio è senz’altro minore rispetto ad un rapporto prolungato e/o con eiaculazione. In tutti i casi, il test è l’unico modo per escludere con certezza l’infezione.

Ringrazio infinitamente sia per la risposta, sia per il tatto. Grazie mille.

Ciao, fatto un primo test di 4 generazione a 17 giorni; fortunatamente negativo. Farò altro test di conferma a 40 giorni. Domanda: posso affrontare il prossimo step con maggiore tranquillità ? Quanto è indicativo questo primo test? Cioè nel senso non chiedo nemmeno tanto di percentuali quanto un’idea di quanto sia facile/difficile che possa essere risultato negativo a 17 giorni. Grazie  in anticipo. 

In un rapporto sessuale con persona hiv positiva e non in terapia si ha lo zero virgola % di possibilita' di infettarsi con eiaculazione interna con un solo rapporto sessuale . Nessuna eiaculazione interna nel rapporto da te descritto , qindi lo zero % di possibilita' di essere infettato .

0,6%

In piu' non si capisce perche' il tuo partner dovrebbe essere hiv positivo e non in terapia.

Perdonami ma mi son ricollegato alla mia prima discussione, mi era stato consigliato di fare il test ovviamente e questa seconda domanda riguardava affidabilità del test. Tu ora mi dici che c’è stato lo 0% di possibilità senza eiaculazione ma va in contrasto con la risposta al mio primo messaggio. In ogni caso chiedevo gentilmente non di % ma di attendibilità  del test a 17 giorni

Se con eiaculazione infetta si ha lo zero virgola sei senza eiaculazione interna si ha lo zero per logica.....

Se il tuo partner e' hiv negativo o hiv positivo in terapia con cd 4 sotto i 200 ,non c'e' nessuna possibilita' di infettarsi.

Questo è ovvio ma è anche ovvio che non conosco lo stato del partner, da qui la domanda e da qui la seconda domanda che riguarda il test… 

Un test hiv di quarta generazione e' gia' indicativo dopo due settimane dal rapporto a rischio , ma per avere la certezzaal 100 % si dovrebbe aspettare i 30 giorni .

Non e' normale avere tutti questi dubbi ogni volta che hai un rapporto sessuale , evita di averli , cosi' hai risolto.

E poi non e' tanto entusiasmante succhiare un fallo col preservativo che lascia l'amaro in bocca... ma tu se lo fai senza ti vengono le fisime delle malattie a trasmissione sessuale. Tanto vale che ti procuri un fallo di gomma cosi' sei sicuro che non trasmette malattie!

Non mi è chiaro perché in quest’ultimo messaggio VERO si riferisca ai rapporti orali. Posso comunque confermare che il rischio, a seguito di una singola esposizione al virus (cioè a seguito di un rapporto con una persona che certamente ha l’HIV), è considerato basso, ma è importante precisare che il coito interrotto non protegge dall’HIV: ricevere un rapporto penetrativo comporta comunque un rischio anche in assenza di eiaculazione interna. Come detto, sebbene nell’episodio in questione il rischio sia piuttosto remoto, solo il test può escludere con certezza l’HIV. A fronte di un test negativo a distanza di 17 giorni, è altamente probabile che l’esito venga confermato allo scadere del periodo finestra.