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Tanti dubbi, poche risposte
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Vi voglio raccontare la mia ultima esperienza, sperando di ottenere risposte ai miei dubbi.
Ho di recente chiuso la relazione con quella che era la mia compagna, a seguito di svariati e ripetuti tradimenti con più di una persona da parte sua.
Oltre a ciò, nelle varie confessioni, mi ha detto che non ha sempre protetto i rapporti.
Noi abbiamo sempre utilizzato il profilattico nei rapporti penetrativi, non in quelli orali.
Avevamo effettuato a fine maggio tutti i vari test per smettere di utilizzarlo e come "prassi annuale", tutti risultati negativi, ma la sua ginecologa le ha poi comunicato l'impossibilità di utilizzare contraccettivi tipo pillola o anello, quindi abbiamo continuato ad utilizzarlo, sempre nei soli rapporti penetrativi.
L'ultimo rapporto che abbiamo avuto, risalente oramai a 2 settimane fa, si è trattato di un rapporto orale completo che io ho ricevuto,appunto non protetto.
Dopo avere scoperto il tutto, preoccupato, sono andato dal mio medico di base, che mi ha caldamente consigliato una visita al centro MST della mia città.
Cosa che ho fatto a 10 gg dal rapporto in questione.
Mi ha accolto un'infermiera, ha preso i miei dati ed ha insistito a fare tutti i test in anonimato, cosa fuori dal mio interesse.
mi ha chiesto quanto frequente utilizzassi il profilattico, e le ho risposto come detto sopra,cioè sì per rapporto penetrativo, no per rapporto orale, quindi ha scritto sul modulo "sempre".
Mi ha infine sottoposto ad esame per : HIV, sifilide ed epatite B (per cui peraltro sono vaccinato).
i referti saranno pronti giovedì mattina, ed andrò a ritirarli il prima possibile.
Ciò che mi ha fatto storgere il naso è che mi è stato detto che in caso di risultati negativi devo reputarli definitivi e non indagare oltre.
Oltre al fatto che per clamidia e gonorrea mi è stato detto che eventuali esami vengono fatti solo in presenza di sintomi, di aspettare le 2 settimane dal rapporto e monitorare se ho sintomi quali bruciori, pruriti e secrezioni.
cosa che ad oggi non ho, al 14esimo giorno esatto.
Ora,so che per hiv posso stare tranquillo, ma per sifilide sapevo che il periodo finestra è di 4/6 settimane.
L'insieme delle cose, l'ansia e lo stress, non mi fanno ragionare in modo lucido, quindi chiedo a voi:
-posso effettivamente fidarmi di quanto detto?
-è meglio sentire il parere del mio medico di base?
Grazie in anticipo.
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- ModLila
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in teoria, dovresti dare credito alle indicazioni che ti sono state date al momento dell'esecuzione del test. Il centro dove hai fatto i prelievi potrebbe avere a disposizione test che riducono il periodo finestra.
Detto questo, per averne certezza, chiedi maggiori informazioni giovedì, quando ritirerai i referti.
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- Truster
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grazie per la risposta.
Per eventuali ulteriori dubbi ho chiesto informazioni al mio medico curante, in quanto al giovedì dovrò solo passare al ritiro referti e non avrò modo di parlare con nessuno.
Mi ha comunicato che a suo avviso il tipo di test è il NAT, quindi già sensibile a 5 gg dall'eventuale contagio.
Nonostante ciò, ha pensato bene di alimentare ulteriormente i miei dubbi dicendomi che non è vero che il rapporto orale ricevuto non è a rischio hiv, ma è comunque un rischio basso.
Io sapevo che appunto veniva considerato da voi, da ISS e da ministero della salute una modalità non a rischio in quanto la plausibilità teorica può esistere, ma nella pratica è una situazione al limite che difficilmente passerebbe inosservata.
L'attesa fino a giovedì sarà quindi ben pesante, e la mia sicurezza sta vacillando, oltre a chiare somatizzazioni da stress che fanno anche il loro.
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- Truster
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Ho finalmente ritirato gli esiti degli esami.
Tutto negativo.
I test effettuati sono:
-LUE Tpha e RDR
-Hiv 1/2 p24 (quindi immagino di Iv generazione)
-Hbv
-Hcv
Nota dolente, a piè di referto c'è una postilla che dice "i risultati negativi non escludono un'infezione latente, ripetere test Hiv e LUE a 30gg dal rapporto a rischio, ripetere HBV in caso di contatto sospetto o vaccinazione incerta"
Sotto il referto dell'esame HIV invece è scritto che sono sufficienti 3 settimane.
Ricordo che nel centro mi venne anche detto che a 10gg non dovevo indagare ulteriormente.
Ora, io mi atterrò a linee guida e ripeterò il tutto a 30gg, ma trovo aberrante la quantità di confusione che crea chiunque venga interpellato sull'argomento.
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- Truster
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Ho consegnato i referti al mio medico di base, e ho chiesto spiegazioni per la differenza di opinione.
Dopo una breve discussione, ha ritenuto di volersi sollevare dal mio caso e mi ha affidato completamente al centro mst.
Li ho sentiti ieri mattina, per prendere appuntamento.
Questa volta ho avuto modo di parlare con la dottoressa che, solitamente, è in turno al centro, dottoressa che il giorno dei miei esami era assente e che, molto gentilmente, mi ha chiesto scusa per le informazioni falsate passate dalla persona di turno al giorno dei miei esami, e mi ha spiegato di nuovo il tutto.
Mi ha sollevato, e non poco, il fatto che citando sia ministero, sia ISS, sia appunto Lila, mi ha ripetuto che il rapporto orale passivo NON è un comportamento a rischio, che 40 e più anni di ricerche e studi sul virus Hiv lo confermano e che chi afferma il contrario sia poco consapevole o poco aggiornato a riguardo.
Mi ha addirittura parlato di uno studio a cui aveva partecipato atto a confermare questa ipotesi, e mi ha confermato che, ad oggi, non esistono casi documentati di trasmissione in questa modalità.
Tornando al dunque, per il mio caso in particolare, mi ha consigliato di ripetere solo ed esclusivamente il test tpha-vdrl il prossimo lunedì, ossia a un mese dall'ultimo rapporto, ritirare i referti il giorno dopo e chiudere definitivamente e finalmente la questione.
Mi ha anche detto che, volendo, si può indagare su clamida e gonorrea, ma è un esame che mi ha sconsigliato di fare in assenza di sintomi anche lievi (bruciori, secrezioni, pruriti e fastidi) che a un mese non ho.
Riaggiornerò,per l'ultima volta, il post quando avrò gli ultimi risultati.
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- Truster
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Concludo qui la mia storia, sono andato ieri mattina al centro per gli esami confermativi.
Ho incontrato un altro medico, a cui ho raccontato tutto, e che mi ha sottoposto di nuovo a tutti i controlli, hiv inclusa.
Dovrò ritirare i referti il prossimo lunedì, tuttavia avendo evitato l'anonimato, questa volta mi è stato possibile vedere i referti già nel pomeriggio di ieri, su FSE.
Tutto negativo.
Inutile dire che, pur essendo preparato ed informato sulla "teoria", nella pratica il leggere i referti da, come sempre, una sensazione di sollievo, un tassellino per iniziare a ricostruire il tutto.
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Ho notato che spesso utilizzi un modo di fare particolarmente aggressivo verso gli utenti che fanno domande o raccontano le proprie storie, spesso aiutati da un'ignoranza sull'argomento o preoccupazioni che possono essere fatti concreti o semplici eccessi di ansia.
Nel mio caso specifico, come scritto, so che le persone con cui la mia ex ha avuto rapporti NON protetti, sono particolarmente promiscui nonchè poco avvezzi all'uso del profilattico.
Quindi? Faccio i conti una volta che il danno è fatto?
O magari, visto che per tutti bene o male il discorso è sempre "prima prevenzione, nel caso si agisce e si cura o si segue terapia" posso decidere di farmi uno screening (che di fatto ho pure pagato) per prevenzione, senza chiederti il permesso?
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