Purtroppo una new entry

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08/09/2024 23:03 #1 da Sunny87
Purtroppo una new entry è stato creato da Sunny87
Ciao a tutti, 
ho scoperto da poco (inizio luglio) di essere positivo. All’inizio mi sono meravigliato di come la notizia mi avesse lasciato impassibile, ma adesso col passare delle settimane, comincio a fare i conti con questa amara consapevolezza.
sono un ragazzo gay di 36 anni, vivo nel Lazio per lavoro ma sono del sud. 

mi piacerebbe trovare qualcuno con cui scambiare quattro chiacchiere, magari coetaneo.

mi succede che quando interesso a qualcuno, parlo di cose che vadano oltre un semplice incontro, io tenda ad allontanarlo perché consapevole che a lungo andare dovrò parlargli della mia condizione e lui sparirebbe.

comincio a pensare che probabilmente sarò solo per tutta la vita e che quindi è meglio che coiminci a familiarizzare con i gatti 🤣.

poi ho paura che i farmaci mi facciano cambiare esteticamente… insomma una serie di paturnie 

 

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09/09/2024 14:15 #2 da Lillie
Risposta da Lillie al topic Purtroppo una new entry
Ciao Sunny, e benvenuto. A parte che poter vivere per sempre attorniata da un milione di gatti è il mio sogno, sono sicura che troverai amici e partner che sapranno capirti, supportarti e volerti bene a prescindere dall'essere s+. Certo, lo stigma è ancora presente, ma vedrai che le persone sapranno stupirti anche positivamente. Magari ci sarà chi sparisce, ma ci sarà anche chi se ne sbatte e continuerà a uscire con te e magari a costruire qualcosa di più.

Ti capisco perfettamente sulla questione metterci un po' a rendersi conto di quello che succede - personalmente, l'ho scoperto a febbraio 2023 ma è stato solo a ottobre che sono andata in crisi e mi è proprio "piombato addosso" (tipo la scena di Scrubs con una tonnellata di mattoni per il dottor Dorian). Per quanto riguarda l'effetto dei farmaci sul corpo, ormai non è più come i vecchi farmaci che creavano una miriade di problemi sia all'interno che all'esterno, potresti prendere un po' di peso ma niente di eclatante, e per le conseguenze interne ci sono gli esami apposta che ci fanno.

Insomma, so che è una mer*a e che ovviamente sarebbe meglio essere sani, e ci saranno giorni in cui lo sconforto potrà prendere il sopravvento, ma ce ne saranno altrettanti e anche di più in cui la tua vita continuerà com'è sempre stata, forse anche meglio perché magari un'esperienza del genere ti aiuterà a mettere le cose (e la gente) in prospettiva.

Un abbraccio!

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10/09/2024 18:22 #3 da Sunny87
Risposta da Sunny87 al topic Purtroppo una new entry
Ti ringrazio per le tue parole cariche di speranza e rincuoranti. Mi sembra di vivere in un limbo al momento, un pò distratto, un pò tra le nuvole. Faccio quello che mi dicono i medici meccanicamente, ma una parte di me sa, che non ho forse concretizzato ed elaborato a pieno la ''novità''.
Vi leggo tutti super preparati su numeri e valori delle analisi, io ci capisco poco, e per ora mi fermo a quello che mi dicono ''stai andando bene''. Non so se familiarizzerò mai, forse è troppo presto, forse io vado troppo veloce e i pensieri non hanno tempo di depositarsi nella mia mente, forse è un bene, forse invece sarebbe meglio io avessi quel ''famoso'' crollo alla Scrubs di cui parli, perché significherebbe che lo sto affrontando. Non so.. per ora grazie per la tua risposta, non è assolutamente scontato per me che qualcuno lo facesse. 
 

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10/09/2024 18:52 #4 da VERO
Risposta da VERO al topic Purtroppo una new entry
Purtroppo la gente ha ancora i retaggi dell hiv degli anni 80 quando non c era una terapia e la gente moriva come le mosche e ritrovarsi hiv positivo era una sentenza di morte.Al giorno d' oggi , l'hiv e' una malattia perfettamente curabile e' cronica e dopo pochi mesi con la terapia ,si azzera la viremia e non si e' piu' infettivi , si recuperano i cd 4 , si va verso la normalita' .Per quello essere hiv positivi al giorno d'oggi non dovrebbe essere un grosso problema, ci si cura con successo.

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10/09/2024 21:35 #5 da Sunny87
Risposta da Sunny87 al topic Purtroppo una new entry
Ciao VERO, e grazie anche a te. Sicuramente nel tempo, le frasi di circostanza son diventate tante e spesso anche grottesche....
cit. ''è peggio essere diabetici'', ''si sta meglio perché ci si controlla'', ma non fanno altro che rendermi triste e ancora più convinto che non sarà facile conviverci.
La verità è che io penso che sia qualcosa di imprescindibile, anche con viremia azzerata, io non riuscirei a non dirlo ad una persona la cui frequentazione sta diventando qualcosa di diverso e la verità è che si, io mi sono fatto questa domanda... prima di questo luglio, prima che io lo scoprissi... avrei portato avanti una relazione se il ragazzo interessato mi avesse confessato di essere positivo?? e non ho saputo rispondermi... quindi perché dovrebbe farlo qualcun altro?
ora sono in questa fase un po poco ottimista... ma giuro che non sono un ragazzo pesante, anzi... XD 
mi interessa sapere come vi ci siete abituati voi, come vi approcciate alle vostre interazioni sociali, dei ragazzi che mi hanno scritto in privato ho capito che ci sono due fazioni:
1. non dirlo assolutamente a nessuno, nemmeno alla persona che si sta frequentando
2. dirlo e sperare che non scappi 

io sono nella fase 3... interrompere qualsiasi frequentazione o flirt per evitare la scelta.

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10/09/2024 22:01 #6 da VERO
Risposta da VERO al topic Purtroppo una new entry
Secondo me e' meglio non dire nulla e vivere la storia finche' dura. Non dirlo a nessuno perche' quando ti sei accettato tu , hai fatto un grande passo avanti e non serve a niente farsi accettare dagli altri ....le persone che non lo accettano tendono a dirlo ai 4 venti , perche' inconsciamente pensano che piu' persone mi accettano forse mi accetto anch'io , sbagliando completamente ragionamento .

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16/09/2024 12:02 #7 da Lillie
Risposta da Lillie al topic Purtroppo una new entry
Parlarne secondo me è l'unico modo per normalizzarlo... Di recente sono stata a una visita (qui in Bulgaria dove vivo) per motivi non legati all'HIV, e il medico, un ragazzo di qualche anno più giovane di me (dubito avesse 30 anni) mi ha ringraziata quando, nel corso della visita, gli ho detto che sono s+ - ha detto che tanti non lo fanno per vergogna etc. ma parlarne è l'unico modo per normalizzarlo, perché alla fine si tratta di una malattia cronica.

Comunque, sono una donna etero quindi non so se è lo stesso, ma capisco perfettamente il tuo timore nel parlarne con un eventuale partner - personalmente, dopo aver chiuso con il mio fidanzato (entrambi s+, lo abbiamo scoperto per caso, non sappiamo chi l'abbia passato all'altro e va bene così) mi sono detta: OK, è inutile che ne parli con ogni singolo tizio con cui vado a letto, se non si tratta di qualcosa di serio, perché alla fine io se tardo a dirlo non è tanto perché temo la reazione, quanto perché non voglio buttare addosso agli altri qualcosa di triste quando c'è solo voglia di divertirsi. Infatti, mi ci è voluto un pezzo a dirlo a una cara amica perché non c'è mai stata l'occasione - come la inizi una conversazione così? "Ehi, hai mai visto Philadelphia?!" LOL. Comunque, dicevo, mi sono detta: quando avrò voglia di iniziare una relazione seria con qualcuno, gliene parlerò subito. (Conta che dopo quasi 6 anni in una relazione non avevo nessunissima voglia di iniziarne un'altra, ero troppo felice di vivere sola, conoscere nuova gente, vivere da sola, etc). Solo che dopo una classica "botta e via" che avrebbe dovuto finire lì (il tipo è un nomade digitale, se ne sarebbe andato dalla Bulgaria la settimana dopo), mi sono ritrovata innamorata, e ricambiata, e disperata perché... mo come glielo dico? Settimane di preoccupazione, a parlarne con le amiche, a frugare nel forum in cerca di consigli, a piangere, a bere ed essere sul punto di dirglielo ma poi non farlo per la paura che si incazzasse o cosa... E alla fine, quando ho trovato il coraggio di dirglielo, mesi dopo, la sua risposta è stata: "Ti amo, per me con cambia niente". Va sempre così con tutti? No, sicuramente no. Sono stata fortunata? Sì. È stata un'eccezione? Può darsi. Ma alla fine sono quelle persone lì che vuoi nella tua vita, no? Quelle che capiscono che è solo una malattia cronica, che sanno che con la viremia azzerata non sei contagioso, che ti amano sempre e comunque, come faresti tu. Insomma, è normale vedere tutto nero, nerissimo (soprattutto all'inizio) e sicuramente ci sarà qualcuno che reagirà malissimo, ma vedilo come un modo di scremare chi hai intorno, e ricordati sempre che le loro reazioni definiscono chi sono loro, non chi sei tu.

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