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Siero discordanti
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Ieri 11:15 #1
da Tincho92
Siero discordanti è stato creato da Tincho92
Buongiorno,
Frequento da appena un mese un ragazzo s+ di cui sono molto preso.
Ci siamo visti per 4 volte prima di avere un rapporto, dopo il quale mi ha raccontato della cosa, ma perché inconsciamente l'ho portato lì chiedendogli se lui si protegga sempre e faccia sempre i controlli, se fosse in Prep... Subito dopo il rapporto (povero).
Sono molte le cose che ci terrei a dire, la prima è che non mi sono arrabbiato perché dovesse dirmelo prima, sono sufficientemente maturo da rendermi conto che se non metti in pericolo nessuno tu non sia tenuto a raccontarmi della tua situazione sierologica, ma attenzione...
Le persone HIV + devono anch'esse lavorare sul loro stigma interiorizzato e pensare che la loro non sia l'unica condizione di patologia che una persona può vivere, quindi misurare le cose... Perché lo dico?
Perché si da il caso che io soffra di un disturbo d'ansia generalizzato e quest'informazione mi abbia mandato "in pappa" il cervello...
Un disturbo d'ansia generalizzato è invalidante quando fuori controllo e sono stato malissimo: gastrite da stress, mal di testa, dolori articolari, iperidrosi alle mani, affaticamento e picchi depressivi da costringermi a non andare al lavoro...
Rapporto protetto nella penetrazione, non preso né ingerito sperma, semplicemente ingerito del liquido pre-spermatico per cui alla LILA mi rassicurano sul fatto che, secondo la loro formazione, non sia veicolo d'infezione.
Non sai mai in chi t'imbatti!
Ho deciso di rimanere, di investire, di superare i miei limiti con il giusto supporto che in parte MOLTO MINIMA viene da lui e qui una domanda.
É vero che ogni relazione abbia le sue regole e dinamiche, ma necessito di capire perché non se ne possa quasi parlare, lui non mostra segni di vulnerabilità, bensì di grande noia relativa all'argomento, del mio disturbo si esprime dicendo "ma non devi avere paura" come se io riuscissi a controllare a pieno la mia testa, che pur sapendo le informazioni ed i reali rischi corsi, mi propone comunque gli scenari peggiori.
Ora sto molto meglio, ma da parte sua vengono solo cose molto razionali, mi racconta dei ragazzi con cui stava prima ai quali eiaculava dentro senza la protezione in quanto la situazione è U=U.
Qui continuo... A nessuno passa mai per la mente che uno possa anche chiedersi "ma sarà vero che è undetectable"? Avrà mantenuto quella situazione per un periodo superiore ai 6 mesi? Sarà regolare con i farmaci?
Fidarsi o non fidarsi... Gli ho chiesto se faccia sempre i controlli semestrali e mi ha detto di si, ma di certo non mi sento di chiedergli carte alla mano.
Concludo, il ragazzo mi ha detto di piacergli, mi ha portato a casa sua, presentato la coinquilina, so dove lavora, ci tiene e cerca, a modo suo, di dimostrarmi che è così, ma è possibile che lui abbia ricevuto la notizia della sua sieropositività con la leggerezza di dire "caspita se viaggio devo solo organizzarmi un po' meglio allora"? Per il resto zero paranoie, zero difficoltà, zero problemi nel sesso, zero paura nelle relazioni... Come lui racconta!
Questo mi fa pensare che sia una maschera, non perché dovesse gettarsi da un balcone, per carità, ma non lo so, mi sembra così bloccato e sento che il fatto di dover evitare l'argomento non mi dia le rassicurazioni di cui necessito, ma non posso costringerlo ad elaborare una cosa che, a detta sua, ha già elaborato in partenza.
Prima di risultare in Prep, per cui ho appuntamento settimana prossima, mi sento bloccato nel sesso, e mi spaventa dirglielo perché non voglio ferirlo facendogli arrivare il messaggio che ho paura di lui.
Quella volta dopo il rapporto rimasi scioccato ma non gli chiesi nulla, solo ringraziato di avermelo confidato (risponde che non è un problema confidarlo o una cosa del genere).
La volta successiva ci troviamo a cena e gli dico che ho esperienza d'informazione ma non di vita con l'argomento, quindi che in parte questa cosa dovrei elaborarla per le mie paure, lui risponde che questa cosa per lui è una grande limitazione. In sintesi ho sentito non ci fosse spazio per le mie difficoltà.
Sono frustrato perché lui pretende che io mi rassereni, così ho cercato il valido supporto, mi metto in Prep (cosa che avrei fatto ugualmente a breve), passato da più associazioni a conoscere più da vicino questo mondo e familiarizzare, spesso senza che lui sapesse nulla...
Ma lui per comprendere il mio disturbo fa ben poco (disturbo che comunque sull'argomento è già stato parecchio placato e che sento si placherebbe del tutto se maturassimo un rapporto di maggior fiducia).
Consigli? Punti di vista sul mio e sul suo comportamento?
Vanno benissimo anche critiche purché costruttive e non forche e pietre.
Grazie!
Frequento da appena un mese un ragazzo s+ di cui sono molto preso.
Ci siamo visti per 4 volte prima di avere un rapporto, dopo il quale mi ha raccontato della cosa, ma perché inconsciamente l'ho portato lì chiedendogli se lui si protegga sempre e faccia sempre i controlli, se fosse in Prep... Subito dopo il rapporto (povero).
Sono molte le cose che ci terrei a dire, la prima è che non mi sono arrabbiato perché dovesse dirmelo prima, sono sufficientemente maturo da rendermi conto che se non metti in pericolo nessuno tu non sia tenuto a raccontarmi della tua situazione sierologica, ma attenzione...
Le persone HIV + devono anch'esse lavorare sul loro stigma interiorizzato e pensare che la loro non sia l'unica condizione di patologia che una persona può vivere, quindi misurare le cose... Perché lo dico?
Perché si da il caso che io soffra di un disturbo d'ansia generalizzato e quest'informazione mi abbia mandato "in pappa" il cervello...
Un disturbo d'ansia generalizzato è invalidante quando fuori controllo e sono stato malissimo: gastrite da stress, mal di testa, dolori articolari, iperidrosi alle mani, affaticamento e picchi depressivi da costringermi a non andare al lavoro...
Rapporto protetto nella penetrazione, non preso né ingerito sperma, semplicemente ingerito del liquido pre-spermatico per cui alla LILA mi rassicurano sul fatto che, secondo la loro formazione, non sia veicolo d'infezione.
Non sai mai in chi t'imbatti!
Ho deciso di rimanere, di investire, di superare i miei limiti con il giusto supporto che in parte MOLTO MINIMA viene da lui e qui una domanda.
É vero che ogni relazione abbia le sue regole e dinamiche, ma necessito di capire perché non se ne possa quasi parlare, lui non mostra segni di vulnerabilità, bensì di grande noia relativa all'argomento, del mio disturbo si esprime dicendo "ma non devi avere paura" come se io riuscissi a controllare a pieno la mia testa, che pur sapendo le informazioni ed i reali rischi corsi, mi propone comunque gli scenari peggiori.
Ora sto molto meglio, ma da parte sua vengono solo cose molto razionali, mi racconta dei ragazzi con cui stava prima ai quali eiaculava dentro senza la protezione in quanto la situazione è U=U.
Qui continuo... A nessuno passa mai per la mente che uno possa anche chiedersi "ma sarà vero che è undetectable"? Avrà mantenuto quella situazione per un periodo superiore ai 6 mesi? Sarà regolare con i farmaci?
Fidarsi o non fidarsi... Gli ho chiesto se faccia sempre i controlli semestrali e mi ha detto di si, ma di certo non mi sento di chiedergli carte alla mano.
Concludo, il ragazzo mi ha detto di piacergli, mi ha portato a casa sua, presentato la coinquilina, so dove lavora, ci tiene e cerca, a modo suo, di dimostrarmi che è così, ma è possibile che lui abbia ricevuto la notizia della sua sieropositività con la leggerezza di dire "caspita se viaggio devo solo organizzarmi un po' meglio allora"? Per il resto zero paranoie, zero difficoltà, zero problemi nel sesso, zero paura nelle relazioni... Come lui racconta!
Questo mi fa pensare che sia una maschera, non perché dovesse gettarsi da un balcone, per carità, ma non lo so, mi sembra così bloccato e sento che il fatto di dover evitare l'argomento non mi dia le rassicurazioni di cui necessito, ma non posso costringerlo ad elaborare una cosa che, a detta sua, ha già elaborato in partenza.
Prima di risultare in Prep, per cui ho appuntamento settimana prossima, mi sento bloccato nel sesso, e mi spaventa dirglielo perché non voglio ferirlo facendogli arrivare il messaggio che ho paura di lui.
Quella volta dopo il rapporto rimasi scioccato ma non gli chiesi nulla, solo ringraziato di avermelo confidato (risponde che non è un problema confidarlo o una cosa del genere).
La volta successiva ci troviamo a cena e gli dico che ho esperienza d'informazione ma non di vita con l'argomento, quindi che in parte questa cosa dovrei elaborarla per le mie paure, lui risponde che questa cosa per lui è una grande limitazione. In sintesi ho sentito non ci fosse spazio per le mie difficoltà.
Sono frustrato perché lui pretende che io mi rassereni, così ho cercato il valido supporto, mi metto in Prep (cosa che avrei fatto ugualmente a breve), passato da più associazioni a conoscere più da vicino questo mondo e familiarizzare, spesso senza che lui sapesse nulla...
Ma lui per comprendere il mio disturbo fa ben poco (disturbo che comunque sull'argomento è già stato parecchio placato e che sento si placherebbe del tutto se maturassimo un rapporto di maggior fiducia).
Consigli? Punti di vista sul mio e sul suo comportamento?
Vanno benissimo anche critiche purché costruttive e non forche e pietre.
Grazie!
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- bastbux
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- Nuovo Utente
Ieri 16:30 #2
da bastbux
Gestisco insieme ad altre persone il sito prepinfo.it
Risposta da bastbux al topic Siero discordanti
Che tipo di relazione pensi di iniziare se ti metti in PrEP perché hai paura di poter contrarre l'HIV con una persona che non può passarti l'HIV grazie a U=U? Ma piuttosto smettila di frequentarlo e pace!
Gestisco insieme ad altre persone il sito prepinfo.it
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