Valutazione rischio possibile contagio - parziale sfilamento del condom

Buonasera, avrei bisogno gentilmente di una valutazione del rischio intercorso riguardo ad un rapporto potenzialmente a rischio di 2 settimane fa.
Ho avuto un incontro con una escort e le mie perplessità nascono dal dubbio di aver utilizzato in maniera scorretta il condom. In primis, ho indossato il preservativo con il pene non ancora in completa erezione. A seguito di un rapporto orale, c'è stato un breve rapporto vaginale al termine del quale il condom si era spostato leggermente (senza scoprire il glande) per effetto della riduzione dell'erezione, quindi una nuova stimolazione orale e una nuova breve penetrazione vaginale (in questa fase non ricordo la posizione del condom). Non riuscendo a concludere, c'è stata infine un'altra stimolazione orale senza successo. A quel punto mi sono accorto che il condom era oramai a metà asta del pene ma mi pare che il glande fosse coperto e il preservativo integro (anche se a mò di calzino). Mi reco in bagno per sfilarlo e mi sciacquo abbondantemente con acqua prima di andarmene.
Ho letto che se il glande e prepuzio sono coperti (nonostante l'uso non corretto delle protezioni) il rischio sia praticamente nullo. Purtroppo, oramai sono preda dell'ansia e mi chiedo se possa essere fattibile e, dunque, rischioso l'eventuale parziale sfilamento del condom al punto che l'anello dello stesso possa essersi spostato a contatto con il prepuzio "arrotolato" all'altezza della corona del glande durante la penetrazione. Purtroppo, non sono circonciso e il prepuzio si ritrae formando una specie di spesso anello alla base del glande.
In questo caso si tratterebbe di un contatto diretto con le secrezioni oppure mediato dall'anello del preservativo?
Vi ringrazio come al solito per la pazienza e per la competenza che dimostrate ogni giorno.

Ciao Ricky,
l’Hiv può trasmettersi per contatto diretto tra liquidi biologici infetti e mucose e la funzione del profilattico è proprio quella di impedire questo contatto. Se il profilattico si squarcia o si sfila completamente, la sua funzione protettiva viene meno, ma se il glande rimane coperto il rischio di trasmissione è nullo. Il contatto dei liquidi con l’asta del pene o con il prepuzio non comporta alcun rischio.

La ringrazio per la risposta. Avevo letto che la parte interna del prepuzio é a rischio se non protetta. Me lo conferma? Credo che il glande sia sempre stato protetto, altrimenti si sarebbe sfilato completamente una volta terminata la penetrazione, giusto? 

Ne approfitto per fare un'tra domanda. Mi sono appena vaccinato contro il covid, posso effettuare un test hiv? Se sì, dopo quanto tempo? 

Il vaccino covid non inficia il risultato del test hiv.

Ho paura di aver effettuato il test troppo ravvicinato rispetto alla somministrazione e ho letto di possibili falsi positivi con vaccini antinfluenzali in passato.
Ad ogni modo, vi chiedo un'ultima cosa: la mancata sostituzione del condom durante le varie dell'incontro descritto incrementa il rischio di trasmissione? Grazie

VERO ha scritto: Il vaccino covid non inficia il risultato del test hiv.

Nel senso che non si rischia falsi positivi, come accertato con i vaccini antinfluenzali? 

No falsi positivi.

LilaMod ha scritto: Ciao Ricky,
l’Hiv può trasmettersi per contatto diretto tra liquidi biologici infetti e mucose e la funzione del profilattico è proprio quella di impedire questo contatto. Se il profilattico si squarcia o si sfila completamente, la sua funzione protettiva viene meno, ma se il glande rimane coperto il rischio di trasmissione è nullo. Il contatto dei liquidi con l’asta del pene o con il prepuzio non comporta alcun rischio.

OK, grazie della risposta. Il dubbio atroce che mi prende riguarda il fatto che ho usato sempre lo stesso preservativo in tutte le fasi dell'incontro che ho descritto. È stato un errore enorme. Forse fatale? 

Importante e' che hai usato il preservativo. Non hai rischiato nulla.

Grazie ancora, mi dà un po' di sollievo avere qualcuno che mi dà retta. Spero che le mie ansie si dissolvano presto e bene. Continuo a rivedere il film dell'incontro, che mi perplime xkè è stato troppo complicato. Sono preoccupato dalla possibilità che, avendo perso erezione tra un rapporto e l'altro e usato un solo condom, delle secrezioni fresche possano essere entrate nel preservativo, rimanendovi per molto tempo. In più rimettendo il pene in posizione nel condom, parti scoperte hanno potuto 'sporcarne' le pareti interne e venire a contatto con quelle coperte. Scusami Vero, con le mie congetture da ansiogeno ma eventuali tue altre osservazioni mi sarebbero di grande conforto

Non hai rischiato nulla .

Purtroppo, martedì scorso (24 gg dopo l'esposizione) scopro l'ingrossanento del linfonodo cervicale posteriore sx (credo sia più il più frequente nelle infezioni hiv). Sto davvero da schifo e non riesco a darmi una risposta sulle modalità di contagio (che ho già purtroppo descritto). Parlando con il medico di base, anche dei sintomi avuti la settimana prima (dolore al collo, sonnolenza, ecc - mai febbre), asserisce che potrebbe essere un effetto del vaccino Pfizer (somministrato 5 gg prima. Io non ci credo minimamente, i vaccini non mi hanno mai dato effetti collaterali e in più l'inoculazione l'ho fatta a dx (ho letto che generalmente le adenopatoe si sviluppano eventualmente lato somministrazione e all'ascella e al sovraclavicola) . A questo punto, credo che si tratti invece di infezione primaria (avendo perso anche un chilo e mezzo in 10gg)...non esibisco nessun problema a orecchio, gengive, denti o gola... 
Vi chiedo se ha senso fare il test già lunedì (30gg dall'esposizione) o aspettare ulteriori 10 gg

Un test hiv di quarta generazione e' piu' che attendibile gia' a 30 giorni dal rapporto a rischio.Penso che sara' sicuramente negativo.