Test Mylan Rapido Positivo + Positività Covid

buongiorno a tutti,
Sono Marco. Sono positivo al Covid e due giorni fa ho fatto un test rapido della Mylan per HIV che è risultato purtroppo positivo dopo manco 10 secondi.
Lunedì dovrò andare a Malattie Infettive per un test ematico. Mi hanno detto che potrebbe esserci stata una cross reaction con la positività del covid, ma io so quasi per certo che la ricerca che il test fa è ben specifica, per cui ormai sto già nel "letto di morte" da due-tre giorni. Sto leggendo cose assurde nonostante le belle parole sia del supporto Lilla che dei medici.
In primo luogo sull'aspettativa di vita di un HIV-positivo sotto trattamento, "paragonabile a quella della popolazione generale". Cercando articoli scientifici sembra non essere così promettente. Nel 2010 i sieropositivi trattati vivevano fino ai circa 40 anni, si prospetta per il 2030 come obiettivo un'aspettativa di circa 50 anni. Sapere di avere una scadenza è orribile. Fino a ieri mi preoccupavo come tutti i 'giovani' di lottare per una stabilità lavorativa, maturare i contributi per la pensione. Oggi non trovo il senso. un lavoro vale l'altro, l'importante è godersi la vita, mi ripeto. Non so se accetterò mai questa condizione, ma sono sicuro che la mente umana accetta qualsiasi cosa con il tempo, anche la malattia. Ma ad oggi sto male. Non so se posso aspettare 10 giorni l'esame ematico, già da due giorni, pur cercando di distrarmi, penso sempre all'HIV. Probabilmente l'ho trasmesso al mio compagno (stiamo insieme da qualche mese) e stranamente mi sta supportando e mi ama comunque. Sono quasi sicuro di essere stato io il colpevole, quindi mi sento male anche per questo. Provo un senso di colpa atroce, per aver macchiato qualcuno che amo. Ho cercato quali sono le ricerche attuali sulle cure per l'HIV e ho visto che ci sono dei trial clinici in corso, in fase I. Volevo chiedervi se sapete o sperate che nei prossimi anni ci sarà qualche scoperta all'avanguardia. Perché ad oggi io penso solo che ci sono voluti 40 anni e l'HIV ancora esiste. 
Altro pensiero: ci sarà un'assistenza psicologica? già fino a ieri avevo problemi di depressione e sbalzi di umore. Mia madre soffre di psicosi da anni e io me ne prendo cura. Oggi mi sveglio con le sue lamentele che recitano "nessuno viene a vedere se sono viva o morta nel letto" e io l'unica cosa che penso è che vorrei urlare che sto morendo prima di lei. Per dormire sto prendendo la sera il suo xanax altrimenti non riesco.
Dunque, l'assistenza ricevuta dallo stato è così efficiente come promettono? 
Altra domanda. Sto lavorando temporaneamente per un ente pubblico. A giorni mi sottoporranno a visita obbligatoria medica: come mi devo comportare? sicuramente nell'esame del sangue usciranno dei valori sballati? cosa devo dire? devo mentire se mi si chiede della sieropositività? 
Quanti problemi.

Scusate lo sproloquio,
ma come potete immaginare, sto solo male.
Marco

 

Ciao Vuoto88,
è comprensibile che ti senta spaventato e confuso, ma cerca comunque di fare un passo alla volta, a partire dal test di conferma. Non è escluso che si tratti di un falso positivo, ma anche se la positività dovesse essere confermata, non si tratta di una condanna a morte e non c’è una data di scadenza. Presta attenzione a verificare la fonte delle informazioni che trovi su internet: non è vero che l’aspettativa di vita nel 2010 era quella dei 40 anni e che nel 2030 sarà dei 50, certamente non è così in Italia e nei paesi occidentali. Grazie alle terapie disponibili, l’infezione da Hiv è ormai considerata un'infezione cronica che lascia spazio a progetti di vita personali, lavorativi e familiari e le aspettative di vita sono paragonabili a quelle della popolazione generale. Inoltre, le stesse terapie, riducendo la quantità di virus nell’organismo, oltre a sostenere lo stato di salute delle persone con Hiv, hanno anche una funzione preventiva: è dimostrato scientificamente che le persone con Hiv in terapia efficace non trasmettono l’infezione per via sessuale. Certamente ci vuole del tempo per elaborare una diagnosi di Hiv, ma è possibile condurre una vita normale, come testimoniano molte persone con Hiv che frequentano il forum, alcune delle quali hanno più di 40 o 50 anni.

Grazie mille per la risposta,
questa è la fonte sull'aspettativa di vita.
www.aidsmap.com/bull...2020/16-march-2020-3

"Dai risultati emerge che le persone affette da HIV vivono molti meno anni in salute rispetto alle persone non affette. Nel periodo dal 2014 al 2016, se una persona HIV-positiva di 21 anni poteva aspettarsi di arrivare all'età di 36 senza contrarre nessuna di queste patologie, un pari HIV-negativo poteva arrivare fino a 52. Nei pazienti con HIV, le patologie epatiche sono insorte 24 anni prima, le patologie renali 17 e quelle polmonari 16."
Nell'articolo ci sono i vari link delle fonti originali e complete.
A parte questi dati che sono una media, devo dire che leggervi è di conforto.
Aspetterò i risultati dell'esame ematico. Intanto cerco di lavorare e metabolizzare il tutto. Avrò una bella pasquetta

Difatti io ho un insufficienza renale cronica dovuta alla terapia hiv e anche al diabete ben controllato. Una persona in terapia hiv su 5 ha problemi renali.

Ciao Vuoto,
hai interpretato quello che hai letto in modo inesatto oppure lo hai riportato in modo inesatto nel tuo primo intervento. Lo stesso titolo dell’articolo riporta “stessa aspettativa di vita delle persone Hiv-negative”. Per aspettativa di vita si intende il tempo medio di permanenza in vita. Negli anni ’80, quando non c’erano terapie contro l’Hiv, l’aspettativa di vita era di 5 anni; questo era ciò che ti dicevano i medici al momento della diagnosi. Oggi, grazie alle terapie disponibili, l’aspettativa di vita è appunto pari a quella della popolazione generale. Quello che evidenzia l’articolo è che, nelle persone con Hiv, alcuni problemi di salute possono manifestarsi con qualche anno di anticipo rispetto alle persone che non hanno l’Hiv.

Grazie Vero,
Posso chiederti l'età, se ti va, altrimenti tranquillo!

LilaMod ma è stato recapitata la mia risposta al tuo intervento? avevo scritto un papiro, forse ho sbagliato ad inviare