Sintomi e dintorni

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06/08/2022 16:06 #1 da Marcus22
Sintomi e dintorni è stato creato da Marcus22
Buongiorno a tutti, 
Vorrei ringraziare per il servizio offerto da questo Forum e raccontare la mia esperienza a beneficio degli utenti.
Nel mese di maggio sono stato in vacanza in Spagna dove ho avuto un rapporto orale senza protezioni e poi penetrativo (coperto) con una sconosciuta. Quattro giorni  ho avuto un herpes labiale, poi febbre oltre 38° con punte da 39.5°, lingua bianca, linfonodi un po' gonfi, eritema al petto. In altri termini la sintomatologia classica che nella maggior parte dei casi si avverte durante la sieroconversione.
I primi giorni di febbre non mi sono preoccupato (il rapporto era protetto) e ho pensato a una sindrome influenzale. Dopo una settimana di febbre persistente, ho iniziato a realizzare che non poteva essere un'influenza anche perchè non avevo congestioni nasali e altri sintomi tipici dell'influenza.

Ho iniziato quindi a farmi, scusate il termine, "le seghe mentali" chiedendomi se la protezione era stata utilizzata in modo corretto, anche perchè ad un certo punto avevo notato che che il condom si era un pò arrotolato su se stesso e non copriva interamente. Inoltre avevo avuto un rapporto orale non protetto che, pur presentando un rischio minimo, data la situazione, non poteva essere ignorato.
In tutta franchezza, leggendo i vari forum le mie paure sono aumentate a dismisura. Per la febbre durata due settimane e, soprattutto per la paura ho perso 8 kg in pochi giorni e ho rischiato il suicidio.
Le paure derivavano dal informazioni che vengono sparate su alcuni forum, non questo di lilachat, in modo del tutto arbitrario, frammentato, impreciso.
Per esempio: dopo quanto tempo dal contagio può iniziare la sieroconversione? alcuni dicono da 4 giorni a 4 settimane, altri dicono il giorno dopo, quelli più professionali dicono invece due settimane.
Quanto dura la febbre e che intensità ha? alcuni dicono una settimana, altri 7-10 giorni, altri due settimane, altri fino a quattro.....insomma una giungla.
Per l'intensità non si capisce, qualcuno dice più di 38°, altri oltre i 39° e cosi via.
Non parliamo poi del tipo di eritema che potrebbe essere causato dal virus, ognuno dice la sua. In google immagini ne troviamo di tutti i tipi.
In altri termini un mare di disinformazione e di siti che si limitano al copia incolla da altri siti peggio di loro, replicando e amplificando informazioni non veritiere e imprecise che fanno star male chiunque ha un minimo di sintomatologia.
In questo forum invece ho trovato degli spunti interessanti che mi hanno rassicurato. Ma, ancor più tranquillo mi sono sentito quando ho iniziato a leggere dei siti americani curati da ospedali universitari dove sono pubblicate le immagini delle tipologie di eritema che si riscontrano in fase di sieroconversione, i grafici delle sieroconversioni, dati specifici relativi alla febbre e alla sua durata.
Ebbene, se da un lato è vero che la sintomatologia non è standard e che ciascuno di noi può reagire in modo differente a seconda del suo sistema immunitario, dall'altro è anche vero che ci sono alcuni parametri abbastanza sicuri dettati dalla ricerca, dalla casistica e dall'esperienza.

Non sono un medico ma da quello che riporta la letteratura USA specializzata in materia, la sieroconversione non avviene in quattro giorni ( o almeno non è frequente che questo avvenga in cosi poco tempo), richiede mediamente dalle due alle quattro settimane. I linfonodi si gonfiano dopo alcuni giorni di febbre, solitamente dopo 5-6 gg di febbre, la lingua bianca non c'entra cosi come non c'entra l'herpes labiale.
L'eritema, che nel mio caso era dovuto al sole, è specifico, non un eritema qualsiasi.
Anche sul periodo finestra gli americano sono abbastanza sicuri del termine di 28gg. I medici USA dicono che non hanno mai visto un test che da negativo a 28gg è poi diventato positivo nei giorni successivi.
Quindi ok 40 delle lg ma va detto, come correttamente riportato in questo forum, che dal punto di vista pratico il test a 28 gg è da ritenersi definitivo.
In ogni caso, dopo due settimane di febbre altra che si abbassava solo con la tachipirina per poi ritornare a livelli superiori a 38.5-39 nonostante l'assunzione massiccia di antinfiammatori, i medici spagnoli sono riusciti a diagnosticare la causa della febbre: un virus appartenente alla famiglia degli herpesvirus isolato dopo innumerevoli esami. L'eritema era stato causato dal sole. La lingua bianca è causata dalla febbre. Per i linfonodi mi hanno detto che l'aumento di volume è normale quando è in atto in atto una infezione causata da un virus. Infine, l'herpes labiale non ha alcun legame con la sieroconversione.
Ovviamente al mio rientro in Italia ho eseguito il test (a 28 gg) il cui esito è stato negativo.

Ho scritto questo poema per ribadire, come correttamente affermato a più riprese dai moderatori che ringrazio, che la sintomatologia spesso ci porta a fasciarci la testa prima di rompercela. Non bisogna dar molto peso ai sintomi.
Non è la sola mononucleosi a dare sintomi simili alla sieroconversione, c'è una marea di altri virus e batteri che possono causare la stessa sintomatologia.

Spero che questa mia testimonianza possa essere di conforto a coloro che, temendo di essere stati contagiati dal virus HIV, cercano in modo morboso sicurezze su questi forum. Ragazzi state tranquilli, quello che conta è il tipo di rapporto che avete avuto che deve essere sempre protetto non solo per evitare il contagio ma anche per evitare che la sola paura da contagio vi faccia trascorrere periodi che non augurereste nemmeno al vostro peggior nemico.

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06/06/2024 18:28 #2 da Rosa
Risposta da Rosa al topic Sintomi e dintorni
Grazie mille per questa testimonianza, sto vivendo un incubo per un rapporto orale con un uomo avvenuto senza eiaculazione e senza un erezione vera e propria , ci siamo a lungo baciati e accarezzati . Dopo due giorni ho avuto un improvvisa febbre a 38 e un po’ di mal di gola per tre giorni . Pensai ad un influenza passeggera visto che era marzo ma undici giorni dopo il mio partner mi comunica di aver saputo di essere siero positivo . Mi è crollato il mondo addosso , ho fatto un primo test in laboratorio quindi a distanza di 18 giorni dall incontro e il risultato è stato negativo ma dovrò farne un altro a 90 giorni . Aspetto questi giorni come un giudizio , ho momenti di panico e vorrei sprofondare in un buco profondo e non uscirne più . Poi però leggo questa chat e mi riprendo . 

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07/06/2024 16:31 #3 da VERO
Risposta da VERO al topic Sintomi e dintorni
In laboratorio fanno il test hiv quarta generazione a 30 giorni dal rapporto a rischio e' ok. (40 giorni per essere prudenziali) Solo il test hiv terza generazione che mediamente e' un test fai da te e' ci vogliono 90 giorni dal rapporto a rischio.Il test che hai fatto a 18 giorni e' gia' indicativo ma ci vogliono 30 giorni per essere ok.

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07/06/2024 18:12 #4 da Felix86
Risposta da Felix86 al topic Sintomi e dintorni
Ciao. I sintomi non hanno molta importanza. Quando ci sono sono molto aspecifici. Molto spesso, la sieroconversione è totalmente asintomatica. Con l'hiv si ragiona soltanto con i test specifici. Detto questo, un test Hiv di 4 generazione antigene p24 e anticorpi totali hiv1/2 è in grado di rilevare l'infezione già dopo 20gg ma può essere considerato valido dopo almeno 30gg dal rapporto ritenuto a rischio,(le line guida dell'iss dicono 40gg ma è una tempistica prudenziale). Non sono un medico, e ti consiglio di attendere anche un parere di un operatore Lila

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