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INSTI test e...grazie per il servizio!
- DarioMI87
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15/05/2023 14:42 #1
da DarioMI87
INSTI test e...grazie per il servizio! è stato creato da DarioMI87
ciao, sono Dario ed è la prima volta che scrivo qui.
innanzitutto, voglio sinceramente ringraziarmi per il supporto che offrite come comunità. mi è capitato spesso negli anni di imbattermi in questo forum e ho sempre trovato grandi disponibilità ed educazione. non a caso, dono da anni il 5per mille ad associazioni che contribuiscono alla lotta a HIV/AIDS perché è grazie a voi se molti noi si scontrano almeno col dubbio. e avere dubbi significa proteggere se stessi e gli altri.
grazie davvero.
arrivo alla mia storia, dopo le doverose premesse.
qualche settimana fa ho fatto un viaggio nella penisola iberica e ho avuto un rapporto completo con un sierosconosciuto. sono un ragazzo gay e il rapporto ha previsto la parte orale (io ricettivo, no eiaculazione in bocca) e la parte anale.
il rapporto anale è stato protetto, ha usato anche della vasellina (perdonate i particolari, spero di non urtare nessuno). al momento dell'eiaculazione, questa è avvenuta - con preservativo - in parte dentro; ho visto solo parte della scena, ma con certezza son state sporcate le lenzuola, per cui penso che altra parte dell'eiaculazione sia avvenuta, a preservativo sfilato. terminato il rapporto, ho notato dei "residui", ma, sinceramente, ho faticato a distinguere tra sperma e vasellina.
io sono sempre attentissimo quando faccio sesso, essendo anche un po' paranoico. già se un partner, anche occasionale, mi dice che preferirebbe "senza", piuttosto preferisco non far proprio sesso, pure se poi si convince a farlo protetto. parto sempre dall'idea che se uno chiede a me di farlo senza, vuol dire che almeno una volta nella vita probabilmente non ha usato precauzioni, quindi meglio evitare.
tornando all'episodio descritto, ho poi chiesto al partner che mi ha assicurato sia di aver eiaculato "fuori" sia di essere in PreP. a onor del vero, sull'uso del preservativo non ho dovuto nemmeno insistere, è stata una scelta naturale quando abbiamo fatto sesso. tuttavia, a me sono rimasti parecchi dubbi.
a tre-quattro giorni dal rapporto, ho iniziato ad avere una serie di disturbi, in primis linfonodi del collo gonfi e non doloranti. sono certamente gonfi, soprattutto i sottomandibolari, perché al tatto sembrano delle noci (non saprei quantificare le dimensioni). nei giorni successivi, senso sporadico di spossatezza. dopo una settimana, si sono aggiunti un'escoriazione / papula sulla schiena, un herpes labiale e da ieri, a distanza di tre settimane, un fastidioso raffreddore, con annesso mal di gola. non ho notato ingrossamento di altri linfonodi né ho avuto episodi di diarrea o rush cutanei (a eccezione della papula). nonostante la stanchezza, non credo di aver avuto episodi febbrili né sudorazione notturna. aggiungo solo che poco più di un mese fa ho iniziato la cura contro una candida genitale, eradicata via Diflucan.
sono tutti sintomi che potrebbero essere correlati ad hiv, ne sono consapevole, come so che la sieroconversione può essere asintomatica.
ho massimo rispetto per tutti, soprattutto per chi è s+, per cui non voglio urtare la sensibilità di nessuno. non nascondo che sto vivendo molto male, con apprensione e angoscia, queste settimane, perché il quadro descritto non mi fa stare sereno, però so che tra di voi c'è chi ha trovato un equilibrio CON l'hiv (non nonostante l'hiv), per cui, ribadisco, stima e rispetto.
oggi, a 22 giorni dall'accaduto, ho eseguito un INSTI test con esito negativo. non so quanto possa essere affidabile. nelle varie ricerche di queste settimane, ho letto che alcuni risultati su INSTI dimostrano la rilevazione precoce già dopo 21 giorni, seppur si tratti di risultato indicativo e da confermare.
farò certamente un combo tra una settimana. nel frattempo, volevo chiedervi se avete avuto esperienze con INSTI e se, da esperienze stesse o da "prove scientifiche", si possa ritenere effettivamente più affidabile di altri test di terza generazione.
vi ringrazio. e, comunque vada, continuerò a far parte di questa comunità e a sostenere Lila. perché la lotta all'hiv prescinde dallo stato sierologico: dobbiamo farla insieme.
innanzitutto, voglio sinceramente ringraziarmi per il supporto che offrite come comunità. mi è capitato spesso negli anni di imbattermi in questo forum e ho sempre trovato grandi disponibilità ed educazione. non a caso, dono da anni il 5per mille ad associazioni che contribuiscono alla lotta a HIV/AIDS perché è grazie a voi se molti noi si scontrano almeno col dubbio. e avere dubbi significa proteggere se stessi e gli altri.
grazie davvero.
arrivo alla mia storia, dopo le doverose premesse.
qualche settimana fa ho fatto un viaggio nella penisola iberica e ho avuto un rapporto completo con un sierosconosciuto. sono un ragazzo gay e il rapporto ha previsto la parte orale (io ricettivo, no eiaculazione in bocca) e la parte anale.
il rapporto anale è stato protetto, ha usato anche della vasellina (perdonate i particolari, spero di non urtare nessuno). al momento dell'eiaculazione, questa è avvenuta - con preservativo - in parte dentro; ho visto solo parte della scena, ma con certezza son state sporcate le lenzuola, per cui penso che altra parte dell'eiaculazione sia avvenuta, a preservativo sfilato. terminato il rapporto, ho notato dei "residui", ma, sinceramente, ho faticato a distinguere tra sperma e vasellina.
io sono sempre attentissimo quando faccio sesso, essendo anche un po' paranoico. già se un partner, anche occasionale, mi dice che preferirebbe "senza", piuttosto preferisco non far proprio sesso, pure se poi si convince a farlo protetto. parto sempre dall'idea che se uno chiede a me di farlo senza, vuol dire che almeno una volta nella vita probabilmente non ha usato precauzioni, quindi meglio evitare.
tornando all'episodio descritto, ho poi chiesto al partner che mi ha assicurato sia di aver eiaculato "fuori" sia di essere in PreP. a onor del vero, sull'uso del preservativo non ho dovuto nemmeno insistere, è stata una scelta naturale quando abbiamo fatto sesso. tuttavia, a me sono rimasti parecchi dubbi.
a tre-quattro giorni dal rapporto, ho iniziato ad avere una serie di disturbi, in primis linfonodi del collo gonfi e non doloranti. sono certamente gonfi, soprattutto i sottomandibolari, perché al tatto sembrano delle noci (non saprei quantificare le dimensioni). nei giorni successivi, senso sporadico di spossatezza. dopo una settimana, si sono aggiunti un'escoriazione / papula sulla schiena, un herpes labiale e da ieri, a distanza di tre settimane, un fastidioso raffreddore, con annesso mal di gola. non ho notato ingrossamento di altri linfonodi né ho avuto episodi di diarrea o rush cutanei (a eccezione della papula). nonostante la stanchezza, non credo di aver avuto episodi febbrili né sudorazione notturna. aggiungo solo che poco più di un mese fa ho iniziato la cura contro una candida genitale, eradicata via Diflucan.
sono tutti sintomi che potrebbero essere correlati ad hiv, ne sono consapevole, come so che la sieroconversione può essere asintomatica.
ho massimo rispetto per tutti, soprattutto per chi è s+, per cui non voglio urtare la sensibilità di nessuno. non nascondo che sto vivendo molto male, con apprensione e angoscia, queste settimane, perché il quadro descritto non mi fa stare sereno, però so che tra di voi c'è chi ha trovato un equilibrio CON l'hiv (non nonostante l'hiv), per cui, ribadisco, stima e rispetto.
oggi, a 22 giorni dall'accaduto, ho eseguito un INSTI test con esito negativo. non so quanto possa essere affidabile. nelle varie ricerche di queste settimane, ho letto che alcuni risultati su INSTI dimostrano la rilevazione precoce già dopo 21 giorni, seppur si tratti di risultato indicativo e da confermare.
farò certamente un combo tra una settimana. nel frattempo, volevo chiedervi se avete avuto esperienze con INSTI e se, da esperienze stesse o da "prove scientifiche", si possa ritenere effettivamente più affidabile di altri test di terza generazione.
vi ringrazio. e, comunque vada, continuerò a far parte di questa comunità e a sostenere Lila. perché la lotta all'hiv prescinde dallo stato sierologico: dobbiamo farla insieme.
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- LilaMod
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16/05/2023 12:13 #2
da LilaMod
Risposta da LilaMod al topic INSTI test e...grazie per il servizio!
Ciao Dario,
nell’episodio che riporti non hai corso alcun rischio di contrarre l’HIV: il rapporto anale è stato protetto dal profilattico, mentre il rapporto orale non comporta rischi per la persona che riceve la stimolazione, dato che l’HIV non si trasmette attraverso la saliva. Tieni presente che la fellatio comporta un rischio solo per la persona che con la bocca stimola il pene, se le mucose della bocca entrano in contatto con lo sperma che, a differenza della saliva, è in grado di trasmettere l’HIV.
Non avendo corso alcun rischio di contrarre l’HIV, non c’è motivo di fare il test e l’origine dei tuoi sintomi va ricercata altrove.
nell’episodio che riporti non hai corso alcun rischio di contrarre l’HIV: il rapporto anale è stato protetto dal profilattico, mentre il rapporto orale non comporta rischi per la persona che riceve la stimolazione, dato che l’HIV non si trasmette attraverso la saliva. Tieni presente che la fellatio comporta un rischio solo per la persona che con la bocca stimola il pene, se le mucose della bocca entrano in contatto con lo sperma che, a differenza della saliva, è in grado di trasmettere l’HIV.
Non avendo corso alcun rischio di contrarre l’HIV, non c’è motivo di fare il test e l’origine dei tuoi sintomi va ricercata altrove.
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- DarioMI87
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18/05/2023 17:11 #3
da DarioMI87
Risposta da DarioMI87 al topic INSTI test e...grazie per il servizio!
innanzitutto, ringrazio LilaMod, sempre gentile nelle risposte.
ovviamente, avendo il dubbio di "non aver visto" bene cos'è successo, sto, comunque, vivendo un certo disagio, tenuto pure conto dei sintomi descritti (poi, ovviamente, non ho nessuna prova che via sia correlazione con questo o altro virus).
a 29 giorni, lunedì, farò un altro test, stavolta credo di 4a generazione.
mi resta il dubbio circa l'affidabilità del test INSTI a 22 giorni, per cui vedo che nessuno ha evidenze in merito.
grazie ancora, davvero.
ovviamente, avendo il dubbio di "non aver visto" bene cos'è successo, sto, comunque, vivendo un certo disagio, tenuto pure conto dei sintomi descritti (poi, ovviamente, non ho nessuna prova che via sia correlazione con questo o altro virus).
a 29 giorni, lunedì, farò un altro test, stavolta credo di 4a generazione.
mi resta il dubbio circa l'affidabilità del test INSTI a 22 giorni, per cui vedo che nessuno ha evidenze in merito.
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