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Macchinetta tatuaggi amico Siero+
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13/07/2023 16:48 #1
da Plich
Macchinetta tatuaggi amico Siero+ è stato creato da Plich
Salve sono un apprendista tatuatore,la farò breve: un mio amico mi chiede se avessi una macchinetta,vado a casa sua e con la mia macchinetta si tatua con ago monouso e grip(portago per mantenere il corpo macchinetta) monouso,si fa questo tatuaggio di piccola grandezza e gli esce sangue che asciuga con il fazzoletto.poi quando finisce toglie l ago e il grip e li getta,passa con l alcool i fili e asciuga per quanto può con uno scottecs la macchinetta che era asciutta e non aveva sangue.è passato un anno e sei mesi ed io non lo frequento più.Ieri un amico che abbiamo in comune mi dice che lui da circa 6 anni ha scoperto di essere sieropositivo.io li ci rimango di merda perché non mi ha detto nulla e non capisco se per cattiveria o perché secondo lui il comportamento non era a rischio.Finisce il tattoo fa le cose che ho detto prendo la macchinetta la inserisco in valigetta e torno a casa.Se mentre tatuava una goccia di sangue andava a finire sul corpo macchina che io in un secondo momento toccavo e magari mi striscia o gli occhi o la bocca,naso,glande!? Se casualmente fosse schizzato il suo sangue mentre tatuava nei miei occhi o negli occhi del terzo amico? ( Anche se eravamo a circa 60/70cm da lui).Non so se dirglielo o meno,perchè mi è sembrata un'enorme mancanza di rispetto nei miei confronti,ma alcuni mi dicono di no poiché il comportamento non è stato a rischio dal momento che l ago e il grip li ha tenuti lui, che una goccia di sangue nell' occhio per quanto difficile possa capitare non sia sufficiente al contagio,e che per contagiare tramite il contatto del suo sangue sul corpo macchina che avrei dovuto maneggiare dovrebbe essere stata zuppa di sangue e non semplicemente macchiata,lui potrebbe giustificarsi dicendo che la macchinetta l'ha pulita e non c'era sangue evidente,così come i fili e che l ago e il grip li abbia gettati nella spazzatura di casa sua dopo averli bruciati. Aggiungo che come ho detto in un' altra discussione in seguito a rapporti sessuali con escort effettuai dei test circa un mese fa.quindi la mia paura non è relativa a questo accaduto ma solo e semplicemente alla mancanza di rispetto che ha avuto nei miei riguardi e se secondo voi ha agito con criterio salvaguardando la sua privacy e la mia salute,nostra ( anche dell' amico) e se i miei dubbi sono fondati,o se ha agito con menefreghismo e cattiveria
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- LilaMod
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14/07/2023 12:45 #2
da LilaMod
Risposta da LilaMod al topic Macchinetta tatuaggi amico Siero+
Ciao Plich,
tieni presente che essere una persona con HIV espone, tuttora, a un alto rischio di discriminazioni. Gran parte delle persone sono poco informate, giudicanti e si spaventano senza motivo. Non esiste inoltre nessun vincolo legale che le obblighi a comunicare la propria positività all’HIV ad altre persone, per cui molte decidono di confidarsi solo con una cerchia ristretta di persone fidate, altre addirittura non lo rivelano a nessuno. Generalmente sono estremamente attente ai loro comportamenti e spesso se ne preoccupano più del necessario. Le persone che si sottopongono al test e che risultano positive, iniziano inoltre in tempi strettissimi una terapia che controlla la replicazione del virus e che è quindi efficace sia nel sostenere la loro salute che nel contrastare la trasmissione del virus. La maggior parte delle nuove infezioni sono trasmesse inconsapevolmente da persone che non sanno di avere l’HIV perché non hanno fatto il test, persone che quindi non assumono terapie anti-HIV e che non adottano precauzioni perché non percepiscono il rischio.
Evidentemente ti ha scosso scoprire che questo tuo amico avesse l’HIV, ma nell’episodio che riporti si è comportato in modo scrupoloso e non ti ha esposto ad alcun rischio.
tieni presente che essere una persona con HIV espone, tuttora, a un alto rischio di discriminazioni. Gran parte delle persone sono poco informate, giudicanti e si spaventano senza motivo. Non esiste inoltre nessun vincolo legale che le obblighi a comunicare la propria positività all’HIV ad altre persone, per cui molte decidono di confidarsi solo con una cerchia ristretta di persone fidate, altre addirittura non lo rivelano a nessuno. Generalmente sono estremamente attente ai loro comportamenti e spesso se ne preoccupano più del necessario. Le persone che si sottopongono al test e che risultano positive, iniziano inoltre in tempi strettissimi una terapia che controlla la replicazione del virus e che è quindi efficace sia nel sostenere la loro salute che nel contrastare la trasmissione del virus. La maggior parte delle nuove infezioni sono trasmesse inconsapevolmente da persone che non sanno di avere l’HIV perché non hanno fatto il test, persone che quindi non assumono terapie anti-HIV e che non adottano precauzioni perché non percepiscono il rischio.
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