partner di un sieropositivo

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21/02/2024 22:12 #1 da miriamye€567432
partner di un sieropositivo è stato creato da miriamye€567432
Buongiorno, sono fidanzata con una ragazza sieropositiva da un mesetto. Lei segue una terapia antiretrovirale da quando è piccolissima (infatti è nata con I'HIV, preso dalla madre durante il parto). Tuttavia, mi ha confessato di aver interrotto la terapia per un mesetto circa un anno fa (tra la fine del 2022 e l'inizio del 2023), motivo per cui ad oggi, nonostante abbia ripreso a seguirla correttamente da un anno, non ha ancora raggiunto la condizione U=U. Da quando la conosco non abbiamo avuto rapporti a rischio (solo con le mani). Tranne una settimana fa, in cui a letto mi sono lasciata andare e le ho praticato un rapporto orale (cunnilingus), oltre a esserci stato qualche contatto diretto per alcuni minuti (sforbiciata). Ci tengo a precisare che durante il rapporto lei ha anche accidentalmente perso un po di sangue (essendo al buio ce ne siamo accorte alla fine del rapporto). In quel momento, essendo ignorante sull'argomento, ho pensato che, dato che seguisse la terapia ormai da tanto, non fosse possibile una trasmissione del virus. Effettivamente anche lei mi aveva confermato che la sua carica virale fosse molto bassa e che quindi anche il contagio fosse improbabile, sostenendo in piu che nessuna delle sue ex, con cui in passato aveva avuto diversi rapporti a rischio, era mai stata contagiata. Ad ogni modo, il rapporto a rischio è stato solo 1. Dopo questo, mi sono documentata meglio e ho scoperto che per essere sicuri al 100% che la trasmissione non avvenga la viremia del paziente sieropositivo deve aver raggiunto un numero di copie per ml di sangue inferiore a 20 (condizione U=U, in italiano: Non rilevabile=Non trasmissibile), sopra questo valore il contagio è ancora possibile. Essendo molto preoccupata, ho quindi chiesto alla mia ragazza di fornirmi i suoi ultimi valori di viremia e di confrontarli con dei valori di riferimento (che erano scritti in un trafiletto a fine pagina nei suoi esami stessi), ovvero, generalmente: 20 copie/ml il valore più basso, 10milioni copie/ml il valore più alto (infatti fa i controlli in ospedale ogni 3-4 mesi). Lei non ricordava l'esito del suo ultimo esame, ma cercando tra i vari documenti conservati in casa, ne ha trovato uno risalente a luglio 2023 (ai tempi aveva ricominciato la terapia da piu o meno 6 mesi, dopo quel mese di interruzione, con un medicinale che si chiama symzuta, che prende ancora adesso, senza mai averlo interrotto nell'ultimo anno). A luglio 2023, dopo 6 mesi di terapia con symzuta, la sua carica virale era circa di 400 copie per ml di sangue. Dalla data di questo esame di luglio, fino ad oggi, lei non ha mai interrotto la terapia e ricorda anche che ultimamente i medici le avessero detto che la viremia (ovvero questo numero di copie per ml di sangue) si fosse ulteriormente abbassata, senza ricordarsi però il valore preciso. lo, presa dalle paranoie, ho immaginato che, essendo a luglio 400copie/ml dopo 6 mesi di terapia, ad oggi, a distanza di altri 6-7 mesi, seguendo sempre la stessa identica terapia con symzuta, il valore DOVREBBE essersi abbassato ulteriormente, o comunque nella peggiore delle ipotesi dovrebbe essere rimasto più o meno lo stesso. Per sicurezza ho spiegato tutto al mio medico di base che mi ha prescritto un esame del sangue per controllare gli anticorpi di hiv e scoprire se ho contratto il virus anch'io. Prima di farlo mi ha consigliato di aspettare un'altra settimana di distanza dal rapporto. Nell'attesa, però, io sto morendo di ansia. Quindi, la mia domanda principale, che piu mi tormenta, è: SUPPONENDO CHE LA VIREMIA SIA RIMASTA PIU O MENO A UN LIVELLO DI 400 COPIE PER ML DI SANGUE, QUANTA PROBABILITÀ C'È CHE POSSA ESSERE STATA CONTAGIATA CON QUEL SINGOLO RAPPORTO A RISCHIO? E poi: 400copie/ml sono tante per un sieropositivo? Quanta possibilità di contagio c'è con una media di 400copie/ml? Non è possibile che, al momento del rapporto a rischio (una settimana fa), dato che da luglio a oggi ha continuato la terapia correttamente, il numero di copie/ml si sia abbassato ancora? E se invece nel frattempo la sua viremia si fosse alzata, ad esempio, superando le 400copie/ml? Sarebbe possibile? Oltre quali valori, invece, il contagio è CERTO? 2000 copie/ml, ad esempio? Come posso interpretare questi valori e come posso imparare a leggerli correttamente in termini di trasmissibilità? E soprattutto, come posso vivermi la relazione in modo più sereno? Mi hanno detto che se accidentalmente le sanguina una gengiva e le do un bacio, rischio anche in quel caso la trasmissione, devo avere paura anche di darle un semplice bacio? Non esiste una terapia che posso seguire anche io per proteggermi, come la prep? Ho davvero tantissima paura di dover fare questi esami la prossima settimana e scoprire una brutta notizia. Spero di aver esposto al meglio i miei dubbi, grazie mille se risponderete <3

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22/02/2024 12:37 #2 da LilaMod
Risposta da LilaMod al topic partner di un sieropositivo
Ciao Miriamye,
innanzitutto ti suggerisco di informarti un po' meglio sulla questione e ti segnalo questa pagina:
U=U - Se l’HIV non è rilevabile, non è trasmissibile.
Come potrai leggere, le ricerche hanno dimostrato che la soglia sotto la quale il rischio di trasmissione sessuale è pari a zero non è di 20 copie ma di 200 copie/ml di viremia. Non c’è invece una soglia sopra la quale la trasmissione dell’HIV è certa. Si parla appunto di comportamenti a rischio e, chiaramente, più alta è la viremia maggiore è il rischio.
Generalmente la viremia è molto alta nelle persone che hanno contratto il virus nelle ultime settimane, quando il sistema immunitario non ha ancora formato gli anticorpi per contrastare l’azione del virus e l’HIV ha modo di replicarsi molto rapidamente, raggiungendo fino a milioni di copie. Si stima che la maggior parte delle infezioni sia trasmessa proprio in questo periodo, spesso da persone che non sanno di avere l’HIV.
I farmaci antiretrovirali contrastano la replicazione del virus e riducono in modo significativo la carica virale e dunque anche i rischi di trasmissione, fino a quando, generalmente entro 3-6 mesi dall’inizio del trattamento, la viremia è stabilmente soppressa e il rischio è nullo.
Detto questo, è estremamente remota la possibilità che la tua ragazza dopo un anno di terapia abbia una carica virale tale da rappresentare un rischio e certamente non c’è alcun motivo di aver paura di baciarla e questo vale indipendentemente dalla sua carica virale: in oltre 40 anni di storia dell’AIDS non c’è neanche un caso documentato di trasmissione dell’HIV attraverso il bacio.
Cogli l’occasione per informarti e condividi i tuoi timori con la tua ragazza, ti aiuterà ad elaborare le tue paure e ad impedire che creino una distanza tra di voi.

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22/02/2024 13:14 #3 da miriamye€567432
Risposta da miriamye€567432 al topic partner di un sieropositivo
grazie mille, farò assolutamente in modo di informarmi meglio e magari di parlare anche con il suo infettivologo che la segue da anni. Mi ha rassicurato parecchio e gliene sono davvero grata❤️

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