Dubbio contatto a rischio

Buongiorno, 
scrivo a seguito di un rapporto avvenuto 4 giorni fa con un ragazzo che conosco da poco.
Sono molto preoccupato perché durante il rapporto lui ha più volte appoggiato il suo pene sul mio ano, non c'è stata penetrazione però, visto che era eccitato, il suo liquido prespermatico potrebbe essere venuto a contatto con l'ano.
Ho letto che senza penetrazione non vi è rischio di trasmissione di Hiv però la cosa che mi spaventa è che in questo periodo sto soffrendo di emorroidi (che il giorno del rapporto non erano esterne altrimenti non sarei riuscito a fare nulla di tutto ciò) ed in più il ragazzo, prima di simulare il rapporto anale, mi ha stimolato l'ano con il dito e ho sentito bruciore quindi la mucosa anale aveva probabilmente delle abrasioni.
Sono molto preoccupato, il ragazzo dice di essere sano ed è una persona attenta però non posso essere sicuro della sua sieronegatività. 
Cosa ne pensate?
grazie mille 

Nella modalita' da te descritta , nessun rischio.Non devi fare nulla , nessun test.

Ciao, grazie innanzitutto della risposta.
Ti faccio una domanda per capire meglio e di conseguenza convincermi di non avere rischiato.
Se, come ho letto in rete, il liquido preseminale può contenere il virus e se la mucosa anale non perfettamente integra non costituisce una barriera sicura, perché il contatto tra glande "sporco" di liquido preseminale e ano non è a rischio? Grazie ancora

Perche' il contatto con sperma in rapporto sessuale con persona hiv positiva e non in terapia ha lo 0,6% di possibilita' di contagio con un solo rapporto sessuale.Col contatto con liquido pre spermatico il rischio e' pari a zero di conseguenza.

Però il ragionamento statistico non lo trovo corretto, se dovessi tenere conto di quei numeri potrei avere un rapporto anale ricettivo, farmi venire dentro e dire di non aver rischiato quasi nulla perché è 1 solo rapporto ma chi lo può dire se il contagio avvenga al primo o al centesimo rapporto?
Volevo anche aggiungere una cosa che, rileggendo il mio messaggio, mi sono accorto di aver omesso. Nell'appoggiare il pene sul mio ano, ho sentito pressione per alcuni secondi quindi non posso escludere che il liquido prespermatico sia venuto a contatto con la mucosa più esterna dell'ano, senza una vera penetrazione (ma poco prima avevo ricevuto una stimolazione prostatica col dito quindi microlacerazioni potevano esserci). Quest'aspetto cambia il rischio corso?
Grazie

Scusate se scrivo ancora ma sono più che terrorizzato. Con oggi sono 5 giorni consecutivi di febbre alta nel pomeriggio-sera con dolori muscolari, malessere generale ma soprattutto una fortissima cefalea mai avuta prima. 
I sintomi sono iniziati a 13 giorni dall'episodio e informandomi sui tempi di comparsa dei sintomi ho letto che ci sono ad 1-4 settimane dal contagio quindi ci sono dentro. Ho letto anche su un altro forum che esiste un caso accertato di hiv post anilingus
Se questi fossero sintomi da sieroconversione nel caso facessi il test (se ho ben capito come funziona quello di ultima generazione) anche se dovrei poi ripeterlo tra 2 settimane, comunque uno dei 2 ovvero antigene p24 o anticorpi, dovrebbe essere positivo, giusto?
Vi prego qualcuno mi risponda

Ciao è periodo di malanni ! Però fai una cosa fai il test se negativio lo ripeti 30 40 giorni dal rapporto !

Lo so che è periodo di influenza ma non ho mai avuto febbre per così tanti giorni, con cefalea molto forte, brividi e sudorazioni notturne importanti e sfiga vuole che ho questi sintomi a distanza di 2 settimane dell'episodio.
A tal proposito, è corretto quanto ho letto su Helpaids ovvero che i sintomi da sieroconversione compaiono a distanza di 1-4 settimane e che esiste 1 caso accertato di trasmissione con anilingus? Grazie

Solo paranoie. Nessuna possibilita' di trasmissione nella modalita' da te descritta.

Ciao Vero, al netto delle possibili mie paranoie però ti garantisco che sintomi così duraturi e intensi non li ho mai avuti nemmeno durante le peggiori sindromi influenzali, lo so che non per forza sono sintomi da sieroconversione però chiedo, sulla base della letteratura scientifica, dopo quanti giorni dall'episodio possono comparire i sintomi? E se facessi un test di IV generazione domani, se questi fossero sintomi da HIV, la ricerca dell'antigene P24 dovrebbe dare esito positivo ? Su questi 2 temi leggendo siti autorevoli, non riesco a darmi delle risposte

Buongiorno,
ho eseguito il test ieri di IV generazione cioè che ricerca sia anticorpi che antigene p24 (che in genere si positivizza mediamente a 15 giorni dal contagio) risultato negativo, per avere certezza dovrò ripeterlo a fine mese ma nel caso i sintomi fossero legati all'hiv l'esito sarebbe stato positivo almeno per una delle 2 ricerche, è corretto? Scusate ma non saprei a chi chiedere

Buongiorno, scusate se riporto su il post ma in merito all'ultima domanda c'è qualcuno che può aiutarmi? Mi ero tranquillizzato dopo aver fatto il test a 18 giorni dal rapporto, ora che devo rifarlo ho una paura tremenda.
Come dicevo, pur sapendo che il periodo finestra è di 1 mese, ho fatto il test così presto perché il mio "obbiettivo " era di slegare i sintomi dal possibile contagio. Il mio ragionamento è stato: facciamo finta che i sintomi sono legati ad un infezione iniziale acuta. Con un test che ricerca solo gli anticorpi avrei avuto comunque un probabile esito negativo visto che l'organismo ci impiega più tempo per svilupparli. Ma con un test di quarta generazione che cerca anche l'antigene p24 ovvero la proteina che si lega al virus e che si positivizza molto prima della ricerca degli anticorpi, è possibile che con sintomi (quindi infezione acuta in corso) la presenza dell'antigene non sia rilevabile?
Grazie mille

Scusate ho appena ritirato l'esito del nuovo test, negativo, test combo di quarta generazione eseguito a 32 giorni dal rapporto.
Posso definitivamente metterci una pietra sopra?
Grazie ancora

Ciao Dado,
il test che hai effettuato a 32 gg è definitivo.​​​
le linee ministeriali indicano 40 gg a puro scopo essessivamente preventivo, tuttavia un risultato affidabile si ha già a 3/4 settimane dal rapporto ritenuto a rischio.
Considera che addirittura su alcuni referti indicano il risultato definitivo se l'ultimo rapporto è stato prima di 21 gg dal test.

Quindi, sì, puoi metterci una pietra sopra e vivere serenamente!