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Rischio con compagno traditore
- Paola79
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06/01/2025 23:05 #1
da Paola79
Rischio con compagno traditore è stato creato da Paola79
Ciao a tutti, premetto che scrivo e sono in attesa dell'esito dei test per hiv e le altre MTS. Cerco rassicurazioni nell'attesa perché sono spaventata. Ho avuto una relazione durata quasi due anni con un uomo che poi ho scoperto avermi tradita. All'inizio non ho avuto pensieri, poi è cominciato a montarmi il dubbio hiv. Lho ricontattato perché comunque la relazione è durata tanto. Mi dice di stare tranquilla. Lui appartiene alle forze dell'ordine e poco prima che ci lasciassimo aveva partecipato ad un concorso a Milano per la polizia locale. Il concorso prevedeva anche i test clinici e sanitari. Lui non ha saputo dirmi se tra questi sia stato sottoposto anche a quelli per hiv ed epatite C perché non glieli hanno fatti vedere. Lui poi il concorso lha vinto dunque i suoi esami evidentemente erano ok. All'ambulatorio di MTS l'operatrice mi spiegava che è probabile che alle forze dell'ordine vengano somministrati anche i test hiv e epatite c se non altro perché potrebbero contrarre malattie durante delle colluttazioni. In più Lui ha sempre avuto relazioni stabili anche se le ha tradite tutte con quella che poi successivamente diventava la sua nuova ragazza. Non so che pensare. Ho ansia forte. Non dormo. Ho due bambini e ho paura che morirò e che non mi vorrà più nessuno se sarò sieropositiva. Sono stata una scema a fidarmi e a garantirgli sempre rapporti non protetti (mai anali e mai orali).
sono distrutta. Io non ho mai avuto rapporti occasionali, sempre monogoma, nessun rapporto promiscuo, nessuna relazione parallela e ora mi ritrovo cosi, catapultata in un incubo.
Grazie delle parole che vorrete regalarmi.
sono distrutta. Io non ho mai avuto rapporti occasionali, sempre monogoma, nessun rapporto promiscuo, nessuna relazione parallela e ora mi ritrovo cosi, catapultata in un incubo.
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- ModLila
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09/01/2025 16:41 - 09/01/2025 16:43 #2
da ModLila
Risposta da ModLila al topic Rischio con compagno traditore
Ciao Paola,
sappi, intanto, che anche nel caso lui avesse avuto l'HIV, e questo non possiamo saperlo, non è detto che te lo abbia trasmesso, l'unica cosa che puoi fare adesso è quello di attendere gli esiti dei test fatti.
La paura di scoprirsi sieropositivi è molto comune tra quanti fanno il test a seguito di rapporti non protetti dal preservativo ma è, ormai, una paura non coerente con i nuovi traguardi che la medicina ha raggiunto in campo HIV. Questa paura arriva dritta dritta dagli anni ottanta, all'inizio della pandemia, quando il virus era veramente fuori controllo e una diagnosi di HIV rappresentava quella che, di fatto, era una situazione senza possibilità di soluzione con una inevitabile progressione verso la fase dell'AIDS in chi lo contraeva..
Ma oggi non è più così: l'HIV è diventato un virus che, pur restando nell'organismo ospite, viene molto ben controllato dalle terapie che abbiamo a disposizione, terapie che permettono non solo di avere una prospettiva di vita sovrapponibile a quella delle persone che non hanno l'HIV e che lascia spazio a progettualità anche a lungo termine, ma che azzerano le possibilità che possa essere trasmesso ad altri e quindi rendendo le persone con HIV che seguono la terapia antiretrovirale, non contagiose.
La vita, oggi, non finisce per un test positivo all'HIV e non è detto che il tuo lo sia.
sappi, intanto, che anche nel caso lui avesse avuto l'HIV, e questo non possiamo saperlo, non è detto che te lo abbia trasmesso, l'unica cosa che puoi fare adesso è quello di attendere gli esiti dei test fatti.
La paura di scoprirsi sieropositivi è molto comune tra quanti fanno il test a seguito di rapporti non protetti dal preservativo ma è, ormai, una paura non coerente con i nuovi traguardi che la medicina ha raggiunto in campo HIV. Questa paura arriva dritta dritta dagli anni ottanta, all'inizio della pandemia, quando il virus era veramente fuori controllo e una diagnosi di HIV rappresentava quella che, di fatto, era una situazione senza possibilità di soluzione con una inevitabile progressione verso la fase dell'AIDS in chi lo contraeva..
Ma oggi non è più così: l'HIV è diventato un virus che, pur restando nell'organismo ospite, viene molto ben controllato dalle terapie che abbiamo a disposizione, terapie che permettono non solo di avere una prospettiva di vita sovrapponibile a quella delle persone che non hanno l'HIV e che lascia spazio a progettualità anche a lungo termine, ma che azzerano le possibilità che possa essere trasmesso ad altri e quindi rendendo le persone con HIV che seguono la terapia antiretrovirale, non contagiose.
La vita, oggi, non finisce per un test positivo all'HIV e non è detto che il tuo lo sia.
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