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Dubbi su test
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09/12/2020 13:36 #1
da Fil
Dubbi su test è stato creato da Fil
Ciao a tutti
Mi sono deciso a scrivere i miei dubbi per cercare un parere sulla mia esperienza.
Premetto di essere una persona un po' paranoica ma cerco di affrontare le cose con una certa razionalità.
A fine settembre dopo anni di monogamia mi capita di fare una stupidaggine: ricevo del sesso orale da una prostituta. Nella concitazione del momento non mi accorgo di averlo ricevuto senza preservativo per cui vado nel panico per paura di essere stato esposto all'hiv. Paura e sensi di colpa mi affliggono essendo sposato (voglio sorvolare la questione morale in quanto ci sto facendo i conti da solo). Contatto il giorno seguente un centro mst vicino e mi dicono che per l'episodio non c'è rischio hiv, confermato anche dalle preziose linee guida lila e del ministero della salute.
Volendo archiviare comunque la cosa vado a fare un test hiv dopo 40 gg in un centro privato, dopo il prelievo vengo chiamato dal responsabile del laboratorio che mi dice, pur calmandomi in ogni modo possibile, che ho dei valori borderline per gli anticorpi (mi dice che lo screening è al limite del positivo mentre il test di conferma è negativo) e mi chiede di ripetere il prelievo il giorno seguente per farlo fare ad un altro laboratorio associato per fugare ogni dubbio.
Quando torna la risposta l'esito è negativo e confermato ma nel referto mi mettono una piccola nota "la positività al test di screening ma la negatività al test di conferma non consentono di escludere al momento la presenza di anticorpi". Il responsabile del laboratorio mi ha detto più volte che si tratta di una anomalia di rilevazione del test ma come potete immaginare mi è rimasto questo tarlo in testa.
Prima di diventare l'ennesimo paranoico che fa test a ripetizione, secondo voi posso cercare di tranquillizzarmi con altro di oggettivo?
Vi ringrazio in anticipo delle vostre preziose considerazioni
Mi sono deciso a scrivere i miei dubbi per cercare un parere sulla mia esperienza.
Premetto di essere una persona un po' paranoica ma cerco di affrontare le cose con una certa razionalità.
A fine settembre dopo anni di monogamia mi capita di fare una stupidaggine: ricevo del sesso orale da una prostituta. Nella concitazione del momento non mi accorgo di averlo ricevuto senza preservativo per cui vado nel panico per paura di essere stato esposto all'hiv. Paura e sensi di colpa mi affliggono essendo sposato (voglio sorvolare la questione morale in quanto ci sto facendo i conti da solo). Contatto il giorno seguente un centro mst vicino e mi dicono che per l'episodio non c'è rischio hiv, confermato anche dalle preziose linee guida lila e del ministero della salute.
Volendo archiviare comunque la cosa vado a fare un test hiv dopo 40 gg in un centro privato, dopo il prelievo vengo chiamato dal responsabile del laboratorio che mi dice, pur calmandomi in ogni modo possibile, che ho dei valori borderline per gli anticorpi (mi dice che lo screening è al limite del positivo mentre il test di conferma è negativo) e mi chiede di ripetere il prelievo il giorno seguente per farlo fare ad un altro laboratorio associato per fugare ogni dubbio.
Quando torna la risposta l'esito è negativo e confermato ma nel referto mi mettono una piccola nota "la positività al test di screening ma la negatività al test di conferma non consentono di escludere al momento la presenza di anticorpi". Il responsabile del laboratorio mi ha detto più volte che si tratta di una anomalia di rilevazione del test ma come potete immaginare mi è rimasto questo tarlo in testa.
Prima di diventare l'ennesimo paranoico che fa test a ripetizione, secondo voi posso cercare di tranquillizzarmi con altro di oggettivo?
Vi ringrazio in anticipo delle vostre preziose considerazioni
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- LilaMod
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10/12/2020 14:56 #2
da LilaMod
Risposta da LilaMod al topic Dubbi su test
Ciao Fil,
come già sai, l’episodio che ti preoccupa non comporta alcun rischio e non richiede dunque alcun accertamento.
Riguardo al test Hiv, può accadere che dia esito positivo in una persona che non ha l’Hiv (falso positivo): per questo motivo, quando si fa il test in una struttura pubblica, se l’esito del test è dubbio o positivo, è sempre prevista l’effettuazione di un test di conferma sullo stesso campione di sangue. Proprio per evitare il rischio di creare inutile confusione e allarme, alla persona viene comunicato direttamente l’esito definitivo e dunque, se il test di conferma è negativo, verrà comunicata esclusivamente la negatività all'Hiv. Questa è la prassi che, come ti ho detto, dovrebbe essere adottata nelle strutture pubbliche, ma tu hai fatto il test in un centro privato che evidentemente non adotta questa prassi e che ti ha messo al corrente di tutti i passaggi intermedi. Non avevo mai sentito parlare di una nota nel referto come quella che ci hai riferito.
come già sai, l’episodio che ti preoccupa non comporta alcun rischio e non richiede dunque alcun accertamento.
Riguardo al test Hiv, può accadere che dia esito positivo in una persona che non ha l’Hiv (falso positivo): per questo motivo, quando si fa il test in una struttura pubblica, se l’esito del test è dubbio o positivo, è sempre prevista l’effettuazione di un test di conferma sullo stesso campione di sangue. Proprio per evitare il rischio di creare inutile confusione e allarme, alla persona viene comunicato direttamente l’esito definitivo e dunque, se il test di conferma è negativo, verrà comunicata esclusivamente la negatività all'Hiv. Questa è la prassi che, come ti ho detto, dovrebbe essere adottata nelle strutture pubbliche, ma tu hai fatto il test in un centro privato che evidentemente non adotta questa prassi e che ti ha messo al corrente di tutti i passaggi intermedi. Non avevo mai sentito parlare di una nota nel referto come quella che ci hai riferito.
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10/12/2020 16:16 #3
da Fil
Risposta da Fil al topic Dubbi su test
infatti volendomi sforzare ad essere razionale la spiegazione che do alla cosa è un eccesso di zelo da parte del tecnico, che ovviamente non deve fare opera di "counseling" anche se si è rivelato estremamente umano, disponibile e preciso nel volermi dare informazioni che comunque non era tenuto a darmi : mi disse esplicitamente "se dovevo fare le cose in maniera standard avrei scritto negativo sul referto, ma essendo un test delicato ho voluto fartelo ripetere per darti maggiore tranquillità" - peccato che abbia avuto l'effetto opposto...
ad ogni modo non so se valga la pena ripetere il test o magari avere un parere di un infettivologo per chiudere la questione, purtroppo la parte irrazionale della mia mente ha dalla sua la paura di fare del male ai miei cari e ovviamente il senso di colpa per la stupidaggine fatta.
ad ogni modo non so se valga la pena ripetere il test o magari avere un parere di un infettivologo per chiudere la questione, purtroppo la parte irrazionale della mia mente ha dalla sua la paura di fare del male ai miei cari e ovviamente il senso di colpa per la stupidaggine fatta.
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- andy74
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10/12/2020 16:54 #4
da andy74
Risposta da andy74 al topic Dubbi su test
ciao io che lavoro da 28 anni nel campo malattie infettive, non che laboratorio analisi di un ospedale Lomdardo. penso di poterti dare la stessa risposta di LilaMod,
in primis l episodio da te raccontato non porta rischi di trasmissione in quanto si sa benissimo che è chi riceve il sesso orale eventualmente ( molto remota )ad essere più a rischio di contagio, perchè nel liquidi seminali maschile c'è la più grande concentrazione di virus hiv
nei test ospedalieri per scongiurare la falsa positività ed allarmare inutilmente il paziente, si procede con un secondo test immediatamente al risultato per confermare o meno la positività o meno .
io lavorando in un ospedale sconsiglio sempre di andare in centri privati a fare test di questo tipo...
primo perchè sono a pagamento e non sono sempre anonimi come avviene in ospedale e secondo perchè in caso di positività e quindi di supporto medico per iniziare una terapia , bisogno comunque recarsi presso un ospedale e ripetere di nuovo i test gratis.
i centri privati li lascerei solo per altri test o visite non proprio cosi importanti.
in primis l episodio da te raccontato non porta rischi di trasmissione in quanto si sa benissimo che è chi riceve il sesso orale eventualmente ( molto remota )ad essere più a rischio di contagio, perchè nel liquidi seminali maschile c'è la più grande concentrazione di virus hiv
nei test ospedalieri per scongiurare la falsa positività ed allarmare inutilmente il paziente, si procede con un secondo test immediatamente al risultato per confermare o meno la positività o meno .
io lavorando in un ospedale sconsiglio sempre di andare in centri privati a fare test di questo tipo...
primo perchè sono a pagamento e non sono sempre anonimi come avviene in ospedale e secondo perchè in caso di positività e quindi di supporto medico per iniziare una terapia , bisogno comunque recarsi presso un ospedale e ripetere di nuovo i test gratis.
i centri privati li lascerei solo per altri test o visite non proprio cosi importanti.
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10/12/2020 17:19 #5
da Fil
Risposta da Fil al topic Dubbi su test
vi ringrazio delle vostre considerazioni che sono comunque rassicuranti.
purtroppo mi sono dovuto rivolgere ad un laboratorio per motivazioni di carattere pratico. credo anche per via della emergenza covid i centri di malattie infettive siano un po sotto stress ultimamente, e anche telefonicamente, per via del mio episodio diciamo "non grave" sono stati un po' sbrigativi nel dirmi che il test hiv non era necessario, ma che piuttosto avrei dovuto far attenzione alle altre (non meno rognose) mst.
visto che andy mi sembra piuttosto esperto, queste risposte "limite" dei test sono diffuse o frequenti? una spiegazione che il tecnico ha provato a darmi era legata alla elevata sensibilità del test in presenza di anticorpi simili, e il fatto che il test di conferma risultasse negativo (appunto il secondo passaggio che dovrebbe essere più "specifico") è indice più certo di negatività.
purtroppo mi sono dovuto rivolgere ad un laboratorio per motivazioni di carattere pratico. credo anche per via della emergenza covid i centri di malattie infettive siano un po sotto stress ultimamente, e anche telefonicamente, per via del mio episodio diciamo "non grave" sono stati un po' sbrigativi nel dirmi che il test hiv non era necessario, ma che piuttosto avrei dovuto far attenzione alle altre (non meno rognose) mst.
visto che andy mi sembra piuttosto esperto, queste risposte "limite" dei test sono diffuse o frequenti? una spiegazione che il tecnico ha provato a darmi era legata alla elevata sensibilità del test in presenza di anticorpi simili, e il fatto che il test di conferma risultasse negativo (appunto il secondo passaggio che dovrebbe essere più "specifico") è indice più certo di negatività.
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10/12/2020 17:21 #6
da Fil
Risposta da Fil al topic Dubbi su test
aggiungo che il costo del test ormai è una cifra molto sostenibile, costa meno di un autotest mylan in farmacia
di certo la cosa più preziosa a mancare è il supporto medico di carattere infettivologico e psicologico
di certo la cosa più preziosa a mancare è il supporto medico di carattere infettivologico e psicologico
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- andy74
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10/12/2020 18:02 #7
da andy74
Risposta da andy74 al topic Dubbi su test
purtroppo si sono sentiti utenti che da centri privati hanno dovuto fare piu test addirittura 4 tutti a pagamento e a detta loro necessari a giorni di distanza,
aimè non è proprio cosi..
un test di 4° generazione dai 20 ai 30 giorni sono già sicuri dal 95% al 100%, in ospedale i due test ravvicinati sono sempre essenziali e gratuiti però.. nei centri privati,si è fortunati se quello di conferma è compreso nel prezzo del primo.. ma purtroppo ci sta tutto...
non ci sta molto dire al paziente di fare piu test a distanza di 1 settimana o 10 giorni dal primo.. in quanto non è una prassi ne un protocollo della sanità Mondiale.
sul fatto del costo del test simil al mylan, ricordiamo sempre che però poi in caso di positività è comunque necessario rifare il test in ospedali e che nessuno dei centri lombardi ha sospeso i test hiv o altri esami importanti in questo periodo.
sono stati rinviati le visite di controllo con personale medico , ma gli esami del sangue di routine no, in quanto un alterazione importante sarebbe dovuta essere trattata in breve tempo, cosi è sempre stato possibile il ritiro terapia di cui non è possibile fare a meno una volta iniziata. sono cure necessarie e vitali per i pazienti.
per il resto puoi essere certo del risultato della tua negatività ed è la cosa piu importante
aimè non è proprio cosi..
un test di 4° generazione dai 20 ai 30 giorni sono già sicuri dal 95% al 100%, in ospedale i due test ravvicinati sono sempre essenziali e gratuiti però.. nei centri privati,si è fortunati se quello di conferma è compreso nel prezzo del primo.. ma purtroppo ci sta tutto...
non ci sta molto dire al paziente di fare piu test a distanza di 1 settimana o 10 giorni dal primo.. in quanto non è una prassi ne un protocollo della sanità Mondiale.
sul fatto del costo del test simil al mylan, ricordiamo sempre che però poi in caso di positività è comunque necessario rifare il test in ospedali e che nessuno dei centri lombardi ha sospeso i test hiv o altri esami importanti in questo periodo.
sono stati rinviati le visite di controllo con personale medico , ma gli esami del sangue di routine no, in quanto un alterazione importante sarebbe dovuta essere trattata in breve tempo, cosi è sempre stato possibile il ritiro terapia di cui non è possibile fare a meno una volta iniziata. sono cure necessarie e vitali per i pazienti.
per il resto puoi essere certo del risultato della tua negatività ed è la cosa piu importante
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- Ezio
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10/12/2020 18:10 #8
da Ezio
Risposta da Ezio al topic Dubbi su test
Anche io volevo precisare che nel mio caso solo il primo lo fatto allo Spallanzani perché vivo in provincia di roma a Guidonia e mi sono dovuto adattare a farli nei laboratori privati l'unica Asl che li faceva quelli salivari ha purtroppo interrotto il servizio causa covid
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28/01/2021 11:26 #9
da Fil
Risposta da Fil al topic Dubbi su test
Buongiorno
mi vorrei scusare in anticipo se mi ritrovo a scrivere nonostante avessi già ricevuto risposte, ma purtroppo il "tarlo" in testa non mi abbandona.
non riesco proprio a digerire quella maledetta nota sul referto e ora non so proprio che fare. il contatto "a rischio" che ho avuto sembrerebbe non essere effettivamente a rischio secondo tutte le fonti più autorevoli (rapporto orale ricevuto) ma appunto essendo successo in una situazione, diciamo, statisticamente più a rischio, unita a questo referto "fastidioso" non mi fa stare in pace.
potrei pensare di sottopormi di nuovo ad un test, ma un ulteriore esito dubbio mi farebbe ricadere in una spirale di panico... sono arrivato ad avere paura del test e non so proprio con chi parlarne.
vorrei avere dei solidi dati oggettivi:
- qual'è il vero rischio di contagio ricevendo un rapporto orale?
- che possibilità ci sono per un soggetto siero-negativo di avere un esito "dubbio" o borderline in un test di 4a generazione (da quello che ho capito i test tipo eclia hanno 2 passaggi, uno di screening e uno di conferma con maggiore specificità?)?
- avendo fatto il test a 40 giorni, con questo esito dubbio sullo screening e negativo sulla conferma, ha senso rifare il test o rivolgersi ad un infettivologo? perchè telefonicamente, nei centri malattie infettive mi hanno detto che per sesso orale ricevuto non va nemmeno fatto il test (p0sizione compatibile con le linee guida ministeriali, sito lila, sito anlaids ecc.)
grazie di nuovo e scusate se risultassi tedioso, questo forum è l'unico luogo dove mi sembra di poter parlare della cosa
mi vorrei scusare in anticipo se mi ritrovo a scrivere nonostante avessi già ricevuto risposte, ma purtroppo il "tarlo" in testa non mi abbandona.
non riesco proprio a digerire quella maledetta nota sul referto e ora non so proprio che fare. il contatto "a rischio" che ho avuto sembrerebbe non essere effettivamente a rischio secondo tutte le fonti più autorevoli (rapporto orale ricevuto) ma appunto essendo successo in una situazione, diciamo, statisticamente più a rischio, unita a questo referto "fastidioso" non mi fa stare in pace.
potrei pensare di sottopormi di nuovo ad un test, ma un ulteriore esito dubbio mi farebbe ricadere in una spirale di panico... sono arrivato ad avere paura del test e non so proprio con chi parlarne.
vorrei avere dei solidi dati oggettivi:
- qual'è il vero rischio di contagio ricevendo un rapporto orale?
- che possibilità ci sono per un soggetto siero-negativo di avere un esito "dubbio" o borderline in un test di 4a generazione (da quello che ho capito i test tipo eclia hanno 2 passaggi, uno di screening e uno di conferma con maggiore specificità?)?
- avendo fatto il test a 40 giorni, con questo esito dubbio sullo screening e negativo sulla conferma, ha senso rifare il test o rivolgersi ad un infettivologo? perchè telefonicamente, nei centri malattie infettive mi hanno detto che per sesso orale ricevuto non va nemmeno fatto il test (p0sizione compatibile con le linee guida ministeriali, sito lila, sito anlaids ecc.)
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