Dopo 14 anni ho scoperto la verità

Ciao a tutti, sono nuova su questo forum e non so neanche perché mi sono iscritta, forse per trovare un po’ di conforto o forse per poter dire a qualcuno quello che ho scoperto e che dovró tenere per me per tutta la vita…
Ecco, ho 24 anni, e dopo ben 14 anni in cui mi è stato nascosto, ho scoperto che mio padre ha l’hiv. L’ho scoperto da sola, e mi chiedo ancora come abbia fatto in tutti questi anni a non accorgermene. Stavo cercando una cosa in cucina e per puro caso in uno scaffale sul fondo trovo un sacchetto di plastica che all’apparenza sembrava vuoto, lo apro e dentro ritrovo il farmaco Odefsey, caso vuole che io mi sia appena laureata in farmacia quindi sapevo benissimo di che farmaco si trattasse. Ho subito detto a mia madre (farmacista anche lei) di aver trovato quel farmaco e come mai lo avessimo in casa, lei ha cercato si tergiversare, e purtroppo poi, ha dovuto dirmi la verità. Mio padre mai saprà che io lo so, perché nonostante tutti gli anni passati, è troppo fragile per sopportare una cosa del genere. E solo adesso che sono passati tutti quwsti anni mi rendo di quante cose mi sono passate sotto agli occhi e io non me ne sono mai resa conto. Sono distrutta, amareggiata, preoccupata, mi vengono mille domande in testa e non so come poter affrontare tutto questo…
mi vengono mille dubbi sulla lealtà di mio padre, anche se come bene sappiamo, questa malattia puó rimanere silente per anni, e pensare a quella piccola bambina che nel 2007 si svegliava perché suo padre nel cuore della notte si metteva a piangere senza motivo, adesso mi so dare una risposta….

Ciao Franciii , io sono in cura per l' HIV da nove anni , prendo anch'io l' ODEFSEY . In cosa possiamo confortarti ? Quali sono i tuoi pensieri ? Sei preoccupata perché tuo padre non te l' ha detto o sei preoccupata perché ora sapendolo sei preoccupata per la sua salute ? O tutte e due le cose ? Se vuoi essere confortata e aiutata puoi parlare liberamente .

Sono tante le cose che mi preoccupano…a partire dalla sua salute anche se mia madre mi ha assicurato che sta bene, non ha nessuna complicazione e le cure funzionano molto bene da anni a quanto pare. Non riesco più a guardare mio padre nello stesso modo, un po’ perché sono preoccupatissima per lui e un po’ perché ho tanta paura di come potrebbe aver contratto questa malattia…lui sostiene, a quanto dice mia madre, che non ha idea di come potrebbe averlo preso, suppongo io (e spero) qualche precedente donna prima di conoscere mia madre. Ma se non fosse così? Se invece avesse mentito e avesse tradito mia madre? L’unica cosa che mi fa ben sperare è solo che sta male già da molto tempo, e dato che la malattia rimane silente per anni chissà da quanto tempo giá la aveva prima che uscissero fuori i sintomi 14 anni fa. 
Sono preoccupata perché anche in questo periodo con il covid non voglio fare nulla che potrebbe rischiare di farlo stare male….vorrei poterlo dire alle persone che mi sono vicine ma so che non posso, perché è una cosa troppo delicata e purtroppo nessuno potrebbe mai capire…e comprendere che è una malattia che non viene contratta solo da gentaglia come tutti pensano…
Non faccio altro che pensarci, perché mi sembra una cosa così lontana dalla realtá di tutti i giorni che non ho ancora realizzato tutto questo…

Per quanto riguarda le terapie funzionano bene e curano l' HIV come una malattia cronica . Chi prende le terapie regolarmente e ha la viremia non rilevabile non e' neanche contagioso . E' stato provato scientificamente ed e' ufficiale già da qualche anno che con la viremia azzerata non si e' assolutamente contagiosi . Se tuo papà e' in cura da 14 anni penso che abbia la viremia che non e' rilevabile . Ci sono tante coppie sierodiscordanti che fanno una vita normalissima e hanno una famiglia .

Poi il pensiero che hai avuto , cioè che mai nessuno potrebbe comprendere che chi ha l' HIV non e' solo gentaglia e' un pensiero distorto , non veritiero e non reale . La gentaglia si determina da tanti fattori che non c' entrano niente con una patologia che una persona può avere l' non avere . Se esistono persone che pensano che chi ha l' HIV è gentaglia sono persone ignoranti forti che discriminano ingiustamente altre persone .

Grazie per avermi risposto e avermi un po’ chiarito le idee…spero di stare meglio e imparare a convivere con questa cosa come hanno fatto i miei genitori fino ad ora…

Io in nove anni che sono in cura per l' HIV ho subito tre volte fatti discriminatori , però anche persone che mi sono state vicine e mi hanno sempre trattato come una persona normale come e' normale che sia . Siamo persone normalissime come tutti gli altri . Purtroppo tante persone sono disinformate sull' HIV e più la gente e' disinformata e più possono nascere discriminazioni . Però ci sono anche tante persone che capiscono , sono informate e trattano noi che abbiamo l' HIV come persone normalissime come e' normale che sia .

Se tua mamma ti ha detto che sta bene e non ha complicazioni significa che sta bene , che ha i CD4 che vanno bene e che ha la viremia non rilevabile. Con le cure che ci sono ora viene abbattuta la carica virale in poco tempo . Se tuo papà è 14 anni che convive con l' HIV significa che sta bene . Comunque , essendo tuo papà , puoi anche parlarne con lui , puoi stargli vicina . E' tuo papà , lo devi sempre vedere come tuo papà . Comunque se vuoi parlare e confidarti io ti rispondo volentieri .

Lei e una farmacista.. dovrebbe sapere che le persone in terapia nn sono contagiose

E si , in ambito medico dovrebbero saperlo tutti che con la carica virale non rilevabile , e quindi chi e' in terapia , non si e' contagiosi .

Lascia stare tuo padre ,non hai il diritto di intrometterti nelle sue cose ,sei venuta a sapere della sua sieropositivita' per vie traverse . Come se l'e' presa sono affari suoi ,NON HAI IL DIRITTO DI FARGLI LA MORALE .

invece di farti domande che riguardano più il tuo senso della morale (chissà come se lo è preso... chissà se ha tradito mia madre) ma sopratutto inutili oggi, dopo 14 anni, lascia perdere tutto, abbraccia tuo padre e stagli vicino.
lui ti ha nascosto il tutto probabilmente con l'unica ragione di preservare e mantenere la tua serenità..... quello che puoi tu, invece si perdere tempo con domande inutili è aiutalro a preservare la sua dignità da eventuali atti discriminatori infami più che aiutarlo a preservare la sua salute, visto che dopo 14 anno ci sta riuscendo benissimo da solo.

Mi dispiace ma non ero preparata a questo! Proprio non ero per nulla informata su questa malattia, proprio è l’ultima cosa che mi sarei mai aspettata. Non voglio discriminare nessuno, ci mancherebbe altro e men che meno mio padre, anzi, ho cercato, da quando l’ho saputo, di informarmi il più possibile a riguardo. Vorrei potergli dire che lo so e abbracciarlo forte e farlo sentire al sicuro, ma mia madre preferisce che non dica nulla e quindi faró così. Se ha deciso di tenermelo nascosto, probabilmente per il fatto che quando l’ha scoperto ero molto piccola, questo è stata una sua scelta che non dipende da me ed io non posso farci nulla. Capite un attimo che scoprirlo in questo modo mi ha completamente lasciato senza parole, non voglio discriminare assolutamente nessuno, è solo che averlo scoperto così, dopo così tanti anni, mi ha psicologicamente distrutta…avrei voluto saperlo, per poter stare vicino ai miei genitori come meritavano, ma se hanno deciso di non dirmelo rispetto la loro scelta

Ma nessuno vuole fargli la morale! Mio padre non saprà mai che io lo so e anche lo sapesse non mi permetterei mai di fargli la morale. Mi sono solo posta mille domande dal momento in cui l’ho scoperto e non l’ho fatto di certo apposta, ma vivendo nella stessa casa il rischio che trovassi qualcosa poteva esserci. Scoprirlo dopo 14 anni, così dal nulla, permetti che sia abbastanza scioccante per una figlia? Io non giudico nessuno, e faró di tutto per poter far stare bene la mia famiglia senza preoccupazioni, e di certo ora che conosco questa piccola verità eviteró di dargli meno pensieri possibili. Mi sono solo posta mille domande quando l’ho saputo perché ero totalmente scioccata, tutto qui….impareró a gestire questo segreto

La cosa migliore che puoi fare e' non dire nulla a tuo padre .Poco ma sicuro.

Francii ha scritto:

Ciao a tutti, sono nuova su questo forum e non so neanche perché mi sono iscritta, forse per trovare un po’ di conforto o forse per poter dire a qualcuno quello che ho scoperto e che dovró tenere per me per tutta la vita…
Ecco, ho 24 anni, e dopo ben 14 anni in cui mi è stato nascosto, ho scoperto che mio padre ha l’hiv. L’ho scoperto da sola, e mi chiedo ancora come abbia fatto in tutti questi anni a non accorgermene. Stavo cercando una cosa in cucina e per puro caso in uno scaffale sul fondo trovo un sacchetto di plastica che all’apparenza sembrava vuoto, lo apro e dentro ritrovo il farmaco Odefsey, caso vuole che io mi sia appena laureata in farmacia quindi sapevo benissimo di che farmaco si trattasse. Ho subito detto a mia madre (farmacista anche lei) di aver trovato quel farmaco e come mai lo avessimo in casa, lei ha cercato si tergiversare, e purtroppo poi, ha dovuto dirmi la verità. Mio padre mai saprà che io lo so, perché nonostante tutti gli anni passati, è troppo fragile per sopportare una cosa del genere. E solo adesso che sono passati tutti quwsti anni mi rendo di quante cose mi sono passate sotto agli occhi e io non me ne sono mai resa conto. Sono distrutta, amareggiata, preoccupata, mi vengono mille domande in testa e non so come poter affrontare tutto questo…
mi vengono mille dubbi sulla lealtà di mio padre, anche se come bene sappiamo, questa malattia puó rimanere silente per anni, e pensare a quella piccola bambina che nel 2007 si svegliava perché suo padre nel cuore della notte si metteva a piangere senza motivo, adesso mi so dare una risposta….

Tesoro...da quello che leggo tu hai molti prblemi da risolvere nella tua testa.
Le ipotesi sono 2.
O la laurea in farmacia la hai trovata dentro un uovo di pasqua oppure ipotesi molto piu plausibile è che il livello di insegnamento nelle univerità  è estremamente degradato.Del resto in italia come in qualunque altro paese "socialista" le scuole ,le università,la sanità,la ricerca scentifica etc..sono tutte gestite dallo Stato.... quindi le nomine dei dirigenti ,prof etccc fino all'ultimo infermeiere sono fatte sulla base di valutazioni esclusivamente politiche del candidato non certo meritocratiche.O meglio,le nomine vengono fatte valutando attentamente la  disponibilità del candidato ad assecondare le scelte politiche dei governi che si susseguono( sevuoi fare cariera) e non certo sulle sue capacità scentifiche e di ricerca.
é lo stato che decide a che genere di ricerca destinare fondi. Decidere di finanziare la ricerca di un vaccino anziche quella di un farmaco è una scelta politica ed ideologica  non scentifica o razionale. In iatalia il problema non si pone perche come sai lo stato non ha denaro da destinare a queto genere di attività (vista la corruzione che dilaga come in un paese del terzo mondo).Le università italiane non vincono un nobel da piu di un secolo,anzi non lo hanno mai vinto!ad ecceezione del ridicolo nobel politico assegnato recentemente ad un mediocre ricercatore per una ridicola ricerca sul volo degli uccelli che il solo scopo politico di incentivare lo stato a fare ricerca scentifica...
detto questo ...e altro che tralascio per quieto vivere...non ti sei mai accorta del "problema" di tuo padre a causa del semplice fatto CHE TUO PADRE, grazie ai farmaci che ci sono oggi e che in passato sono costati la vita a miglia di pazienti che la  hanno sacrificata piu o meno inconsapevolmente per sperimentarli e renderli sempre piu efficaci, PUò VIVERE SANO E TRANQUILLO  econdurre una vita normale esattamente uguale a quella che conduceva prima di ammalarsi.Nonostante l'ignoranza e gli stupidi pregiudizi della figlia...
Ti consiglio anche di valutare il fatto che tuo padre potrebbe essersi ammalato perche forse andava a puttane,o a trans oppure metteva le corna a tua  amdre oppure è anche gay o tossicodipendente oppure faceva le orgie o altro...scegli tu...se proprio lo vuoi giudicare!


 

Credo che mulino abbia c entrato il punto..lei nn sa come affrontare il tutto perché si aspettava il padre come una sorta di zombie malaticcio..cn l aggravante di un laurea in farmacia..

Nessuno voleva giudicare nessuno! Ho scritto questo post, non so neanche più perché, e ti consiglio di moderare i termini perché non sai assolutamente niente di me! Io non volevo e non voglio assolutamente giudicare nessuno e men che meno mio padre, permetti che nel momento in cui una figlia scopre dopo 14 anni che il padre ha questa malattia (che per fortuna è tenuta controllata dai farmaci, grazie mille che me l’hai detto perché grazie a quest’informazione visto che all’università non mi hanno detto nulla guadagneró dei CFU in più) è un pochino scombussolata tutto qui e fine della storia. Invece di fare la persona colta scrivendo di politica e istutuzione universitaria buttando in mezzo termini aulici a caso, ti consiglio di cogliere il senso del mio post, che non era assolutamente quello di giudicare nessuno. Volevo solo dei consigli per potermi comportare al meglio nei confronti di mio padre e volevo solo informarmi di più da persone che purtroppo convivono con questa realtà (che per fortuna grazie alla medicina è esattamente uguale a quella di tutti gli altri).

Ma non mi aspettavo mio padre uno zombie ma cosa stai dicendo! Ma io vorrei vedere se qualcuno fosse stato al mio posto se non fosse un minimo scombussolato di sapere questa cosa dopo 14 anni. Sono triste di non averla saputa prima, per non poterci essere stata per la mia famiglia quando magari avevano più bisogno. Fine della storia. Nel momento in cui l’ho saputo ero triste, triste per mio padre che si è tenuto questo dentro per tutta la vita per paura di essere giudicato, so che è stato anche depresso per un periodo in modo pesante, volevo solo dei consigli non dei giudizi, perché qui quelli che stanno giudicando siete voi non io.

Spero sia così..