- Messaggi: 4
Coppia sierodiscordante
- Azzurra.edu
- Autore della discussione
- Offline
- Nuovo Utente
Mi chiamo Fabiana, ho 41 anni e vivo a Roma. Da un paio di settimane ho iniziato una frequentazione con una persona sieropositiva da più di dieci anni. Ci siamo conosciuti online ed incontrati e piaciuti nel giro di pochissimo. Questa persona si è premurata di dirmi del suo stato di s+ PRIMA del primo incontro: caso ha voluto che io sia, per lavoro, consulente sessuale, e quindi debitamente informata su terapie, modalità di contagio e via dicendo, quindi questo non ha compromesso in alcun modo la nostra conoscenza.
Ora, poiché ho scelto consapevolmente di conoscere e frequentare questa persona, mi sono data un’occhiata in giro per i forum per leggere che aria tirasse, come vivono le coppie sierodiscordanti (sebbene ne conosca già) ed ho trovato con mio grande sconcerto - non solo qui ma anche altrove - l’uso ed il suggerimento diffusissimo di una modalità di raggiro nella sfera relazionale: non dire nulla, diglielo dopo mesi, tanto non sei infettivo/a.
Trovo questa modalità estremamente manipolativa ed un comportamento eticamente GRAVISSIMO, perché non mette in condizione l’altro di poter SCEGLIERE. Questo varrebbe per qualsiasi altra condizione o stato pervasivo o identitario: l’orientamento sessuale, il non essere persone monogame, una patologia cronica, una sessualità atipica, ma a maggior ragione dovrebbe valere per un’infezione sessualmente trasmissibile che è un elemento così pregnante.
Sebbene io riesca a comprendere la paura dello stigma, la paura del rifiuto, dell’abbandono, trovo INGIUSTIFICABILE il nascondere un aspetto fondamentale della propria vita “perché così l’altro non se ne va”. Io non vorrei mai iniziare una relazione con qualcuno che non mi ha messa nelle condizioni di scegliere se VOLER stare in quel rapporto (per i motivi x, y o z). Sarebbe come nascondere l’essere già sposati, l’essere persone transgender o altri tratti identitari (vi comunico che mentire su queste condizioni allo scopo di avere relazioni sessuali - quindi comprese quelle sentimentali - per la legge configura VIOLENZA SESSUALE).
Al di là di questi aspetti etici, resta comunque un fatto: i presupposti di una relazione profonda ed intima dovrebbero essere l’onestà ed il rispetto dell’altro.
Io non vorrei MAI stare con qualcuno che consapevolmente mi mente “perché così non me ne vado”. Su questo tradimento profondissimo, su una manipolazione ed un raggiro e su questa ferita insanabile voi pensate di poter costruire una relazione? “Non dirglielo”? E se succede qualcosa, se ci si ammala, se qualcosa va storto, come ce la giochiamo? Cosa vi inventate poi?
se questa persona mi avesse nascosto il suo stato e me lo avesse detto DOPO anche solo esserci baciati io non l’avrei voluta più vedere, e non perché ho paura (non ne ho AFFATTO, tant’è che spero vivamente che questa conoscenza diventi una relazione), ma perché se c’è una cosa che trovo gravissima è l’essere raggirata. Non c’è tradimento peggiore, e non potrei MAI affrontare una relazione su queste basi.
Suggerendo questa modalità si incrementa lo stigma e soprattutto: potete poi lamentarvi se l’altro se ne va, ma non potete attribuirlo all’HIV, perché il problema è che avete nascosto un aspetto FONDAMENTALE violando il consenso dell’altra persona.
Ho detto la mia, da donna, da consulente sessuale e da partner. Se volete dirmi la vostra, sono qui.
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.
- Lauretta1984
- Offline
- Platino Utente
- Messaggi: 373
🌹
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.
- Azzurra.edu
- Autore della discussione
- Offline
- Nuovo Utente
- Messaggi: 4
Nel mio caso non ho alcun problema con la sieropositività, conferma ne è il fatto che questa conoscenza sta proseguendo senza problemi di sorta rispetto a questo.
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.
- Spartaco
- Offline
- Anziano Utente
- Messaggi: 41
Non riesco nemmeno bene a capire lo scopo di questo post, fare la morale a chi non rivela il suo stato pur essendo irrilevabile?
Oltretutto ti definisci consulente sessuale e dici di essere debitamente informata su terapie e modalità di contagio ma poi scrivi cose di questo tipo: "E se succede qualcosa, se ci si ammala, se qualcosa va storto, come ce la giochiamo? Cosa vi inventate poi?"
Forse al corso per consulenti sessuali non ti hanno spiegato che u=u!
È proprio a causa della gente come te che alcuni decidono di non rivelare il proprio stato a potenziali partner.
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.
- Spartaco
- Offline
- Anziano Utente
- Messaggi: 41
Non riesco nemmeno bene a capire lo scopo di questo post, fare la morale a chi non rivela il suo stato pur essendo irrilevabile?
Oltretutto ti definisci consulente sessuale e dici di essere debitamente informata su terapie e modalità di contagio ma poi scrivi cose di questo tipo: "E se succede qualcosa, se ci si ammala, se qualcosa va storto, come ce la giochiamo? Cosa vi inventate poi?"
Forse al corso per consulenti sessuali non ti hanno spiegato che u=u!
Chi è in terapia con successo e la segue meticolosamente non è un pericolo per nessuno, anzi la mia infettivologa quando iniziai la terapia disse alla mia ragazza, che mi accompagnò ai primi appuntamenti, che una volta che fossi diventato irrilevabile sarebbe stata molto più al sicuro con me che con qualunque altro sedicente sieronegativo.
È proprio a causa della gente come te che alcuni decidono di non rivelare il proprio stato sierologico a potenziali partner.
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.
- Azzurra.edu
- Autore della discussione
- Offline
- Nuovo Utente
- Messaggi: 4
Che io non mi ammalo lo so già, perché “al corso per consulenti sessuali” (che è un master post laurea) me l’hanno insegnato, grazie.
Mi sembra che non si stia centrando il punto, che NON è la trasmissione del virus, quanto la violazione del consenso dell’altro, esattamente come omettere che si è sposati con figli per evitare che l’altro ci rifiuti a priori. Ma l’altro deve poter essere anche libero di rifiutarci (per i motivi che ritiene opportuni, giustificabili o meno), anche perché, tra l’altro, voi vorreste vicino una persona che non vi supporta? Che non comprende cosa vivete? Questa è la vostra idea di relazione?
La paura del rifiuto riguarda ovviamente tutti, possiamo essere rifiutati per mille motivi, ma questa non dovrebbe essere la giustificazione per raggirare il partner celando informazioni che potrebbero modificarne il consenso, che è alla base delle relazioni autentiche.
Se non si smette di percepire l’ammalarsi (di QUALSIASI cosa) come una colpa, non usciremo mai dallo stigma.
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.
- Lauretta1984
- Offline
- Platino Utente
- Messaggi: 373
🌹
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.
- Azzurra.edu
- Autore della discussione
- Offline
- Nuovo Utente
- Messaggi: 4
Continui a insistere sull’aspetto del contagio quando ho ribadito PIÙ VOLTE che il problema non è il contagio, ma è evidente che siccome è un tema che torna spesso, e che capisco essere una tematica sensibile, piuttosto che prendere in considerazione che si tratti di altro insisti deviando dal punto nodale: ma è esattamente come io dico al giorno uno che ho avuto una gravissima e rarissima malattia autoimmune che - in potenza - potrebbe tornare e rimettermi su una sedia a rotelle o mandarmi in pappa mezzo cervello. L’altro deve essere consapevole e poter scegliere se stare con ME, con tutto quello che comporta.
Il fatto è che essere sieropositivi non è una colpa, e pensare che gli altri ti reputino “un essere umano di serie B” solo perché vogliono essere messi nelle condizioni di poter scegliere è un bias che andrebbe decostruito in primis dalle persone sieropositive.
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.
- Lauretta1984
- Offline
- Platino Utente
- Messaggi: 373
🌹
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.
- Zenzero
- Offline
- Nuovo Utente
- Messaggi: 5
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.
- VERO
- Offline
- Platino Utente
- Messaggi: 3134
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.
- Laura
- Offline
- Giovane Utente
- Messaggi: 35
Io penso che il racconto di sé e della propria storia non possa essere deciso a tavolino nei tempi e negli argomenti come tu dici.
Sono aspetti del tutto soggettivi che non possiamo imporre agli altri. Quello che è necessario per te può essere considerato ininfluente e non prioritario per qualcun altro.
In ogni caso imporre le nostre necessità agli altri penso sia comunque sbagliato. Per quanto mi riguarda vorrei che una persona si raccontasse in totale spontaneità, con la passione e la voglia di condividere, non perché costretto da un dovere che non esiste.
Ho fiducia nel dialogo se libero e volontario.
Ci sono tantissimi fattori coinvolti nell'apertura con l'altro, tra i quali la propria elaborazione, il sentirsi a proprio agio, l’intimità, il momento giusto, le sinergie che si creano.
Queste congiunzioni valgono anche per affrontare con se stessi vari aspetti del proprio essere e della propria esistenza, tanto più nelle relazioni con gli altri.
Le persone si scoprono e si conoscono nel tempo, proprio come noi scopriamo noi stessi nelle varie fasi della nostra vita.
La sieropositività è un aspetto tra tanti altri, sta a noi decidere quando, come e con chi parlarne. Proprio come per ogni pagina del racconto del nostro vissuto.
Capisco che per te sia una priorità conoscere lo stato sierologico di una persona, è un tuo bisogno, legittimo ma personale, non può diventare la legge di tutti e non puoi essere così giudicante con chi ha tempi diversi dai tuoi.
Sono sieropositiva, ho comunicato a tutte le persone a me vicine il mio stato sierologico al momento della scoperta, ma rivendico il diritto mio e di tutti di parlare di sé, delle proprie idee ed esperienze senza alcuna pressione.
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.
- Helpme
- Offline
- Nuovo Utente
- Messaggi: 13
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.
- Lauretta1984
- Offline
- Platino Utente
- Messaggi: 373
🌹
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.
- VERO
- Offline
- Platino Utente
- Messaggi: 3134
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.
- Helpme
- Offline
- Nuovo Utente
- Messaggi: 13
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.
- Spartaco
- Offline
- Anziano Utente
- Messaggi: 41
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.
- Lauretta1984
- Offline
- Platino Utente
- Messaggi: 373
C e chi ha capito capito un concetto e chi nn l ha capito e parla a vanvera come il tuo caso
🌹
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.
LILA - Lega Italiana per la Lotta contro l'Aids - ONLUS
Via Francesco Anzani, 52 - 22100 Como - www.lila.it
Credits: Cliccaquì