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Pensieri sparsi
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29/12/2023 12:29 #1
da Lillie
Pensieri sparsi è stato creato da Lillie
Ciao a tutti e buone feste
Non so nemmeno cosa sto cercando, che tipo di risposte o rassicurazioni o cosa. A inizio novembre ho chiuso con il mio fidanzato (per un milione di motivi che non sto qui a spiegarvi e che non c'entrano nulla con l'HIV) e mi sento un'idiota, perché ricordo che lui (sieropositivo, l'abbiamo scoperto insieme) mi ha sempre detto che se mai fosse finita tra di noi non sarebbe più riuscito a stare con nessun'altra, perché come glielo dici a una partner che hai l'HIV? E quando? E io ero sempre "ma no! ormai le cose sono diverse, e poi è importante parlare..." e un'altra valanga di cose (che ho pure scritto qui sul forum in thread precedenti quando si parlava di se/come dirlo al partner) che ora, beh, non so più se le penso davvero.
Ho conosciuto un ragazzo e mi sono innamorata (per quanto si possa esserlo in qualche mese, ovviamente, ma non è questo il punto) e abbiamo avuto diversi rapporti non protetti (quando gli ho suggerito di usare il preservativo, lui ha detto che non andava con nessuna da mesi e che si era testato). Io del mio stato non gli ho detto nulla. Sono in terapia da aprile, a giugno ero già non rilevabile, ho appena avuto i risultati degli esami di dicembre e, di nuovo, viremia non rilevabile. Quindi non l'ho messo in pericolo (semmai, lui ha messo in pericolo me, ma, di nuovo, non è questo il punto). E ora non so che fare. Non credo che sia la storia della mia vita, anche perché uno dei motivi principali per cui ho chiuso con il mio fidanzato è perché ho voglia e bisogno di stare da sola, di dedicarmi a me stessa, di viaggiare di più. Ma ci tengo a lui, e non so se e come dirglielo. La notte scorsa, sono rimasta fin dopo le 3 a leggere le conversazioni qui sul forum sul parlarne con il partner, ho letto tante vostre opinioni (grazie a chi si apre qui e condivide i suoi pensieri, siete preziosi ) ma ancora non so cosa fare.
Penso che una delle cose che più mi turba è il timore irrazionale che, nel caso in cui la mia viremia salisse, rischierei di contagiarlo, e non me lo perdonerei mai. Dico irrazionale perché se ormai sono 8 mesi che sono in terapia e ho già fatto due test con la carica virale non rilevabile, dovrei essere tranquilla, no? Ma c'è quel timore. E poi, più passa il tempo, più mi sembra che ormai sia troppo tardi per parlarne. Pensavo anche che non abbiamo mai parlato di stare insieme, e forse è un discorso che potrei affrontare se e quando arrivassimo al punto di parlare di metterci insieme. Boh. Tanti pensieri.
Se siete in una relazione sierodiscordante e non usate protezioni, vi capita mai di pensare "oddio, e se adesso fossi rilevabile???" nel periodo tra un esame e l'altro?
Qualsiasi opinione, confronto, suggerimento, e anche critica è ben accetta - ma siate gentili, è veramente un periodo strano... Ricordo che, quando ho ricevuto la diagnosi, ero fuori di testa per un paio di settimane, ma poi sono tornata nella mia routine (con aggiunta di pastiglia mattutina) e ho pensato: "Strano, mi sarei aspettata di sbroccare di più". E infatti è successo dopo, con qualche mese di ritardo, e ora sono in un costante vortice di angoscia.
Non so nemmeno cosa sto cercando, che tipo di risposte o rassicurazioni o cosa. A inizio novembre ho chiuso con il mio fidanzato (per un milione di motivi che non sto qui a spiegarvi e che non c'entrano nulla con l'HIV) e mi sento un'idiota, perché ricordo che lui (sieropositivo, l'abbiamo scoperto insieme) mi ha sempre detto che se mai fosse finita tra di noi non sarebbe più riuscito a stare con nessun'altra, perché come glielo dici a una partner che hai l'HIV? E quando? E io ero sempre "ma no! ormai le cose sono diverse, e poi è importante parlare..." e un'altra valanga di cose (che ho pure scritto qui sul forum in thread precedenti quando si parlava di se/come dirlo al partner) che ora, beh, non so più se le penso davvero.
Ho conosciuto un ragazzo e mi sono innamorata (per quanto si possa esserlo in qualche mese, ovviamente, ma non è questo il punto) e abbiamo avuto diversi rapporti non protetti (quando gli ho suggerito di usare il preservativo, lui ha detto che non andava con nessuna da mesi e che si era testato). Io del mio stato non gli ho detto nulla. Sono in terapia da aprile, a giugno ero già non rilevabile, ho appena avuto i risultati degli esami di dicembre e, di nuovo, viremia non rilevabile. Quindi non l'ho messo in pericolo (semmai, lui ha messo in pericolo me, ma, di nuovo, non è questo il punto). E ora non so che fare. Non credo che sia la storia della mia vita, anche perché uno dei motivi principali per cui ho chiuso con il mio fidanzato è perché ho voglia e bisogno di stare da sola, di dedicarmi a me stessa, di viaggiare di più. Ma ci tengo a lui, e non so se e come dirglielo. La notte scorsa, sono rimasta fin dopo le 3 a leggere le conversazioni qui sul forum sul parlarne con il partner, ho letto tante vostre opinioni (grazie a chi si apre qui e condivide i suoi pensieri, siete preziosi ) ma ancora non so cosa fare.
Penso che una delle cose che più mi turba è il timore irrazionale che, nel caso in cui la mia viremia salisse, rischierei di contagiarlo, e non me lo perdonerei mai. Dico irrazionale perché se ormai sono 8 mesi che sono in terapia e ho già fatto due test con la carica virale non rilevabile, dovrei essere tranquilla, no? Ma c'è quel timore. E poi, più passa il tempo, più mi sembra che ormai sia troppo tardi per parlarne. Pensavo anche che non abbiamo mai parlato di stare insieme, e forse è un discorso che potrei affrontare se e quando arrivassimo al punto di parlare di metterci insieme. Boh. Tanti pensieri.
Se siete in una relazione sierodiscordante e non usate protezioni, vi capita mai di pensare "oddio, e se adesso fossi rilevabile???" nel periodo tra un esame e l'altro?
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- VERO
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29/12/2023 16:41 #2
da VERO
Risposta da VERO al topic Pensieri sparsi
Non devi dire nulla al tuo nuovo ragazzo della tua positivita' all hiv . Mediamente chi e' in terapia con viremia non rilevabile tende ad essere stabile per sempre , se assume la terapia in modo regolare e con le indicazioni su come assumerla. Al massimo ci puo' essere un blip viremico di poco conto sotto i 100 ,ma fino a 200 non si trasmette nulla.Io sono anni che ho la viremia non rilevabile stabile.Viviti la storia finche' dura ,senza farti nessun problema ,se lo dici hai molte probabilita' che la storia finisca per questo e che il tipo ti accusi di aver attentato alla sua incolumita' fisica ,non usando il preservativo, anche se si sa' benissimo che con viremia zero non si infetta nessuno ....
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- Lillie
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29/12/2023 16:58 #3
da Lillie
Risposta da Lillie al topic Pensieri sparsi
Grazie della risposta, Vero. In base alla tua esperienza, hai mai sentito di gente che tutto ad un tratto ha iniziato ad avere una carica rilevabile pur continuando a prendere le pastiglie come indicato?
Io veramente mi odio per queste paranoie che mi faccio. Per dire, ho pure la sclerosi multipla, eppure non sto qui ad arrovellarmi se e quando parlargli di quello... E non voglio nemmeno tenerglielo nascosto perché ho paura che non mi rivolga più la parola; se dovesse succedere, ca*zi suoi. Penso sia più il fatto che ho zero voglia di essere definita in base all'essere sieropositiva e vedere un'altra persona a cui tengo guardarmi con la faccia orripilata. Eppure, un modo per combattere lo stigma sarebbe proprio parlarne, normalizzare questa situazione.
Sono anche rimasta abbastanza di mer*a perché un comune amico, con cui avevo parlato dell'essere s+ durante una serata di confessioni di cose tristi, quando ha scoperto che sono andata a letto con l'altro è arrivato e mi fa: "oddio, l'hai infettato?". Inutile dire che per me lui è morto, ma penso mi abbia segnata questa cosa, nonostante tutte le esperienze positive che ho avuto parlandone con ex, famiglia e amici. Vorrei solo avere una bacchetta magica e far capire a tutti, me stessa inclusa, che è solo una malattia cronica.
Io veramente mi odio per queste paranoie che mi faccio. Per dire, ho pure la sclerosi multipla, eppure non sto qui ad arrovellarmi se e quando parlargli di quello... E non voglio nemmeno tenerglielo nascosto perché ho paura che non mi rivolga più la parola; se dovesse succedere, ca*zi suoi. Penso sia più il fatto che ho zero voglia di essere definita in base all'essere sieropositiva e vedere un'altra persona a cui tengo guardarmi con la faccia orripilata. Eppure, un modo per combattere lo stigma sarebbe proprio parlarne, normalizzare questa situazione.
Sono anche rimasta abbastanza di mer*a perché un comune amico, con cui avevo parlato dell'essere s+ durante una serata di confessioni di cose tristi, quando ha scoperto che sono andata a letto con l'altro è arrivato e mi fa: "oddio, l'hai infettato?". Inutile dire che per me lui è morto, ma penso mi abbia segnata questa cosa, nonostante tutte le esperienze positive che ho avuto parlandone con ex, famiglia e amici. Vorrei solo avere una bacchetta magica e far capire a tutti, me stessa inclusa, che è solo una malattia cronica.
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- madi
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29/12/2023 17:14 #4
da madi
Risposta da madi al topic Pensieri sparsi
Ciao, senti io non so se la mia esperienza ti possa rassicurare o meno ma la condivido con te lo stesso sperando che possa tornarti utile.
Quando ho scoperto di avere l'HIV era già troppo tardi per chiedere al mio compagno di usare il preservativo, e questo è successo perché non avevo mai fatto un test.
Perché? semplicemente non pensavo di essere un soggetto a rischio vista la comunicazione sulla prevenzione dell'epoca, eravamo a fine degli anni ottanta.
Il mio compagno risultò comunque negativo al test fatto dopo la mia diagnosi e a quelli successivi e precedentemente i nostri rapporti erano avvenuti tutti senza preservativo e a volte anche durante le mestruazioni e io non ho neanche idea di che carica virale avessi visto che neanche sapevo di essere sieropositiva.
Per questo, ma non solo, mi sono arciconvinta che nei rapporti sessuali l'anatomia genitale maschile protegga l'uomo dall'HIV mentre la zona anale ci espone al virus allo stesso modo.
In parole povere, se pensi di non andare avanti nel rapporto, secondo me puoi tranquillamente omettere di avere l'HIV senza che lui corra alcun rischio, sì, per U=U ma anche perché. per quanto scritto in precedenza, molto difficilmente gli trasmetteresti l'HIV anche nel caso di blip viremici più o meno alti.
Ma, se pensi di andare avanti nella storia, nello scegliere tra il dirlo e non dirlo entreranno in ballo altre questioni da valutare che saranno estremamente soggettive, che cambieranno da persona a persona, da situazione a situazioni e qualsiasi esperienza precedente, anche tua stessa, non sarà mai come quella che stai vivendo tu, con questo ragazzo, in questo momento e quindi è una cosa che dovrai valutare tu e nessuno di noi potrà dirti cosa devi o non devi fare
Intanto, goditi queste belle emozioni e fai un passo alla volta.
In bocca al lupo e buon anno
Quando ho scoperto di avere l'HIV era già troppo tardi per chiedere al mio compagno di usare il preservativo, e questo è successo perché non avevo mai fatto un test.
Perché? semplicemente non pensavo di essere un soggetto a rischio vista la comunicazione sulla prevenzione dell'epoca, eravamo a fine degli anni ottanta.
Il mio compagno risultò comunque negativo al test fatto dopo la mia diagnosi e a quelli successivi e precedentemente i nostri rapporti erano avvenuti tutti senza preservativo e a volte anche durante le mestruazioni e io non ho neanche idea di che carica virale avessi visto che neanche sapevo di essere sieropositiva.
Per questo, ma non solo, mi sono arciconvinta che nei rapporti sessuali l'anatomia genitale maschile protegga l'uomo dall'HIV mentre la zona anale ci espone al virus allo stesso modo.
In parole povere, se pensi di non andare avanti nel rapporto, secondo me puoi tranquillamente omettere di avere l'HIV senza che lui corra alcun rischio, sì, per U=U ma anche perché. per quanto scritto in precedenza, molto difficilmente gli trasmetteresti l'HIV anche nel caso di blip viremici più o meno alti.
Ma, se pensi di andare avanti nella storia, nello scegliere tra il dirlo e non dirlo entreranno in ballo altre questioni da valutare che saranno estremamente soggettive, che cambieranno da persona a persona, da situazione a situazioni e qualsiasi esperienza precedente, anche tua stessa, non sarà mai come quella che stai vivendo tu, con questo ragazzo, in questo momento e quindi è una cosa che dovrai valutare tu e nessuno di noi potrà dirti cosa devi o non devi fare
Intanto, goditi queste belle emozioni e fai un passo alla volta.
In bocca al lupo e buon anno
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- Lillie
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29/12/2023 17:28 #5
da Lillie
Risposta da Lillie al topic Pensieri sparsi
Ciao Madi, guarda, non so se è il periodo ma le tue parole mi hanno fatto venire le lacrime agli occhi per la commozione, grazie di cuore
Sì in effetti quando l'ho scoperto e ho fatto il giro dei messaggi degli ex, gente con cui avevo avuto rapporti scoperti pure col ciclo, sono risultati tutti negativi, quindi sì, anche sulla base di tanti studi che ho letto sembra essere più difficile prenderlo da una donna che da un uomo, che poi, già è difficile prenderlo in generale... E poi c'è U=U.
Sono tutta un turbine di pensieri ultimamente, e poter parlare qui con voi è una delle poche cose che mi fa sentire capita. Grazie ancora per la tua risposta, per le info e soprattutto per l'ultima parte
Buon anno anche a te! Un abbraccio
Sì in effetti quando l'ho scoperto e ho fatto il giro dei messaggi degli ex, gente con cui avevo avuto rapporti scoperti pure col ciclo, sono risultati tutti negativi, quindi sì, anche sulla base di tanti studi che ho letto sembra essere più difficile prenderlo da una donna che da un uomo, che poi, già è difficile prenderlo in generale... E poi c'è U=U.
Sono tutta un turbine di pensieri ultimamente, e poter parlare qui con voi è una delle poche cose che mi fa sentire capita. Grazie ancora per la tua risposta, per le info e soprattutto per l'ultima parte
Buon anno anche a te! Un abbraccio
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- VERO
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- Platino Utente
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29/12/2023 17:34 #6
da VERO
Risposta da VERO al topic Pensieri sparsi
Solo se subentra un fallimento terapeutico la viremia si alza di molto , a questo punto si cambia terapia .Mediamente il fallimento terapeutico si presenta da subito , in altri casi solo se non si segue la terapia saltando dosi a ripetizione e in modo sistematico.
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- Lillie
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29/12/2023 17:42 #7
da Lillie
Risposta da Lillie al topic Pensieri sparsi
Capito, grazie mille della spiegazione.
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- madi
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09/01/2024 15:22 #8
da madi
Risposta da madi al topic Pensieri sparsi
Ciao Madi, guarda, non so se è il periodo ma le tue parole mi hanno fatto venire le lacrime agli occhi per la commozione, grazie di cuore
Buon anno anche a te! Un abbraccio
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