Nasconderlo al partner

Ciao ragazzi, io ho iniziato da poco una relazione, e se penso a lungo termine, come faccio a nascondere all altra persona il fatto di esser hiv+ e di assumere il farmaco ogni giorno..? È fattibile? io non vorrei mai dirglielo, ma ho paura che col tempo lui possa beccarmi… avete consigli?

Non dire nulla e viviti la storia finche' dura .

Devi dirglielo x onestà x cautela xke potrebbe infettarsi e nn e" giusto tu avresti voluto questo x te? Se resta vuol fare che t ama altrimenti meglio perderlo

Non è una situazione facile (l'ho affrontata e ci ho pianto sopra un sacco, anche se poi è finita bene), ma vedila così: l'HIV è una parte importante della tua vita, avrà per sempre un impatto su di te, in un modo o nell'altro; vuoi veramente fare progetti a lungo termine con qualcuno e tenergli nascosta una parte di te? (non è una domanda giudicante, finché non si fa del male agli altri secondo me si è liberi di fare tutto quello che si vuole, quindi per favore non vedere questo messaggio con un'intenzione giudicante) E prova a metterti dall'altra parte - tu come vorresti che l'altro si comportasse, se la situazione fosse inversa? Come ti sentiresti, scoprendo dopo anni che la persona che ami e con cui condividi la vita ti ha tenuto nascosto qualcosa di così grosso? (grosso non perché è brutto o grave, ma solo perché è una condizione che ha un impatto; ma varrebbe lo stesso per l'epatite, il diabete, qualsiasi condizione cronica che prevede piccole o grandi modifiche al proprio stile di vita)

Chi e' in terapia non puo' infettare nessuno ....una precisazione per Claudia.

Esatto.... però io mi trovo nella stessa situazione e mi sento in difficoltà nel non averlo ancora detto... probabilmente lo farò perché è un aspetto della mia vita che è comunque importante... è una patologia cronica e vorrei sentirmi libera di parlarne apertamente...di non dovermi "nascondere"

Oh Valentina ti capisco benissimo... Inizialmente non ne avevo parlato al mio partner attuale perché ero convinta che fosse solo la storia di una notte, e chiaramente non sto lì a parlarne con tutti quelli con cui vado a letto Poi, man mano che la storia è diventata seria, il mio panico ha iniziato ad aumentare perché ovviamente ti poni il problema di come reagirà, e più ci tieni più hai paura. Alla fine, una sera in cui ero particolarmente turbata per altri motivi e avevo pure bevuto, gli ho spiattellato tutto, in lacrime. Lui ha reagito benissimo, anche meglio di quanto avessi mai potuto sognare, ma secondo me è perché è francese e hanno un tipo di educazione sessuale diverso dal nostro. In ogni caso, per quanto ti riguarda, secondo me la cosa importante è che ti prendi il tuo tempo e lo fai quando te la senti, non perché ti senti in dovere di farlo. Non è una conversazione facile da avere - fosse solo perché come minc**a la introduci?! "Ehi, a proposito, hai mai visto Philadelphia?"

Penso che a causa dello stigma che ci portiamo dietro, sommato a com'è visto il sesso in fin troppi Paesi incluso il nostro, non sia una situazione facile. Quindi, sii buona con te stessa e non sentirti in colpa per non averne ancora parlato. Prima o poi, in un modo o nell'altro, sentirai che è il momento giusto. E per quanto riguarda la reazione del tuo partner, sii paziente nel caso reagisse "male" a causa dell'ignoranza che in tantissimi hanno (abbiamo, direi), ma non sentirti MAI in colpa, MAI manchevole. Tu, prendendo la terapia, hai già fatto il tuo dovere anche per proteggere lui. Tutto il resto sta a te, ai tuoi tempi, a quello che senti. Non so neanche se sia vero il "se ti ama, resta" perché magari ci sono persone particolarmente influenzate da quello che hanno sentito in TV o cosa, o persone molto ipocondriache. Ma tu, più che parlargliene quando te la sentirai e rispondere alle domande che inevitabilmente ti farà (se e come te la senti di farlo, ovviamente), di più non puoi fare. E se non vorrà sentire ragioni, troverai sicuramente qualcun altro (o molti altri) che saprà amarti a prescindere dall'HIV. Questo nella peggiore delle ipotesi, perché secondo me potrebbe stupirti. Finora, mi sono sempre aspettata il peggio, e invece tutte le persone con cui ne ho parlato (famiglia, amici, ex) sono stati molto comprensivi, ciascuno a modo suo. Fortuna? Indubbiamente, ma non vedo perché non dovrebbe succedere anche a te  

Grazie cara Lillie per le parole di conforto..non è mai semplice purtroppo.. però io desidero essere sincera e trasparente e se non andrà bene, se la cosa non verrà accettata pazienza... soffrirò si ma me ne farò una ragione
Vuol dire che non era la persona adatta a starmi accanto

Questo messaggio è bellissimo, sono negativizzato da ormai 10 anni , ho avuto una storia di 8 anni e con il mio ex abbiamo avuto rapporti non protetti per tutta la durata della relazione e lui è rimasto negativo (a suo tempo glielo avevo detto dopo qualche mese ma era una storia a distanza).
Ora sto frequentando un ragazzo più giovane e dopo due mesi di frequentazione non riesco a dirglielo, ho paura, anche se ho tutti i dati per non dubitare della validità di U=U.
Probabilmente porto dietro gli strascichi della storia passata, vorrei tanto dirlo subito ma non voglio rinunciare a questa cosa bella, devo pensare anche a me e al fatto che se vuole amarmi deve conoscere questa parte di me.
Attualmente so che non dormo più bene, ogni volta che torno a casa mi sento una merda e sono convinto che quando lo saprà mi manderà via.

Ciao Valentina, 
come è andata?
Io sono nella stessa situazione.
Sto frequentando un ragazzo da un paio di mesi e all'inizio non pensavo sarei finito con l'innamorarmi di lui. 
Ora sta correndo tutto, abbiamo amici in comune e ci vediamo tutte le sere, non riesco più a tenermi questo peso dentro ma ho troppa paura che possa finire, non per come sono fatto ma perchè vivo con il virus, ormai non rilevabile dal 2013. Ho avuto una storia lunga di 8 anni e con il mio ex partner abbiamo avuto solo rapporti non protetti per tutta la durata della relazione e lui è ancora negativo, ci siamo lasciati lo scorso anno per altri motivi, nonostante questo mi spaventa tantissimo dirglielo perchè ho paura che si spaventi e che mi rifiuti, ebbene sì maledetta ansia da rifiuto!!
Non so come sbrogliare la matassa, non vorrei ferirlo ma so anche che non vorrei ferire me. 
Sono consapevole di non aver rappresentato nessun rischio per lui e di non rappresentarlo in futuro (almeno fino a quando la terapia funziona) ma la questione psicologica potrebbe giocare brutti scherzi! 
So che alcuni di voi preferiscono non dirlo ma non riesco a vivere con questa angoscia, non dormo bene e piango continuamente. 
Altri che hanno esperienze simili?
Grazie Lillie per le tue parole