Rapporto con persona HIV+

Salve a tutt*.
Due settimane fa ho avuto un rapporto sessuale di tipo orale con un ragazzo certamente sieropositivo.
Il rapporto sessuale si è concluso con l'ingoio dello sperma da parte mia.
C'è stato un secondo rapporto una settimana dopo, sempre orale, senza ingoio e senza esser giunti all'orgasmo.
Mi ha comunicato la sua sieropositività una settimana dopo il nostro rapporto sessuale.
Sono rimasto sconvolto.
Mi ha detto di essere U=U in terapia da dieci anni ma onestamente ho dei dubbi.
Ha un passato complesso, difficile, di menzogne e tossicodipendenza.
Non ho fiducia in lui e quando apro il discorso dell'HIV, di voler vedere la sua viral load, svia sempre il discorso evitando il confronto e ponendosi spesso in una posizione di vittima di fronte alle mie paure.

Nell'ultima settimana mi si sono ingrossati alcuni linfonodi vicini all'ascella e sotto la clavicola, mi è venuto un mal di gola persistente e mi sento spossato.

Ho fatto un test HIV preliminare, giusto per sondare il mio passato, ed è negativo.

Sono in attesa di concludere il periodo finestra per fare il definitivo che possa darci una risposta su questo rapporto a rischio.

Mi trovo all'estero, non vivo in Italia.

Qui sono molto diffusi i test rapidi, anche nelle strutture sanitarie.
Per un ELISA bisogna pagare e per un ELISA di quarta generazione ci vuole la prescrizione medica.

Stavo pensando anche di fare un PCR ma qui non lo trovo da nessuna parte.

Domani vedrò un infettivologo, cercherò risposte e strade percorribili.

Sono molto preoccupato e sospetto di essere positivo visti anche i miei sintomi.

Vi ringrazio per l'ascolto.

Io trovato insensato che il tuo partner ti dice di avere l' HIV da dieci anni ed essere U=U ed essere bugiardo nell' averti detto che appunto è sieropositivo . Lui può essere andato sulla difensiva perché se tu ti sconvolgi e non gli credi chiedendogli di farti vedere gli esami ovvio che può vedersi sentito discriminato da te . Detto questo ovviamente lo conosci solo tu il tuo partner , noi ovviamente non possiamo sapere se chi è stato con te sia stato sincero o no . Se io dico che sono sieropositivo da dieci anni anni e sono U = U e vedo di fronte a me una persona che si sconvolge , non mi crede e addirittura chiede i miei esami io lo mando a fare in culo subito perché mi sentirei discriminato . Quando vai dall' infettivologo segui ciò che ti dice lui ed esegui ciò che ti dirà .

Ti invito a rileggere meglio il mio intervento, ai fini di una maggiore comprensione.
Non penso che ogni persona sieropositiva sulla faccia della terra sia bugiarda in quanto sieropositiva, ho il sospetto che lui possa non essere sincero perché settimana dopo settimana emergono elementi negativi del suo passato che nulla hanno a che fare con l'HIV ma che delineano una persona poco responsabile, onesta e sincera.
E questo non c'entra nulla con l'HIV.
In questo caso però il problema si scontra anche con l'HIV nella seguente maniera: non riesco a fidarmi di lui e quindi delle sue ammissioni sulla sua viral load o sulla sua condizione di U=U. Temo non segua nemmeno adeguatamente le cure considerando il suo stile di vita.

Purtroppo sono incappato in un infettivologo vecchio stampo, che non crede pienamente nella U=U (mi ha suggerito di non procedere nel rapporto con questo ragazzo) e che addirittura mi ha detto di ripetere il test fra tre e sei mesi e se proprio voglio frequentarlo usando sempre il profilattico.

Sicuramente lui si è messo sulla difensiva perché per me non è facile gestire questa scoperta considerando che non mi fido di lui.
Se avessi fatto questa scoperta nel rapporto con una persona di cui mi fido sarei serenissimo.

Una persona in terapia con viremia azzerata fino a 200,non trasmette nulla .....penso che per quanto una persona sia fuori sia per lui vitale seguire la terapia antiretrovirale per salvarsi la vita! L'infettivologo ti da info sbagliate ...mandalo a cagare!

Grazie.
Ma ogni persona che fa la terapia antiretrovirale raggiunge la U=U?
Questa è una cosa che onestamente non conosco.

Si',nel caso non funzioni la terapia, si cambia terapia fino al raggiungimento della sopressione virale.

Questo è molto confortante.
So che lui fa la viral load ogni 6 mesi.
È un tempo ritenuto standard?

E infatti io ti ho anche detto che la persona con cui sei stato assieme la puoi conoscere solo tu per sapere se è sincero con te oppure no . Io detto quello che ti ho scritto perché sono in cura per l' HIV da dieci anni , ho la viremia azzerata 9 anni e 8 mesi , seguo regolarmente le terapie e se uno ha dei dubbi su di me non sto neanche lo a intrattenere il ben che minimo rapporto perché mi sentirei discriminato . Se l' infettivologo non crede alla U = U ha ragione Vero a dirti che non capisce niente . Fare i controlli ogni sei mesi è normale , quando la viremia e i CD4 vanno bene per alcuni anni poi dopo allungano le visite e i controlli ogni sei mesi perché se una persona assume regolarmente le terapie e i valori bene significa il virus è sotto controllo al 100% .

Cioè ' , quando una persona ha i CD4 che vanno bene e la viremia stabile da un po' azzerata poi dopo allungano le visite e i controlli ogni sei mesi . Io è nove anni e otto mesi che ho la viremia azzerata e faccio i controlli ogni sei mesi. Se si assume la terapia regolarmente la viremia rimane azzerata . E se , come ti ha detto Vero , la viremia non si azzera lo si capisce subito dall' inizio e di conseguenza si cambia terapia per raggiungere il risultato di azzerare la viremia . Se uno è in cura da 10 anni e facile visite ogni sei mesi significa che ha la viremia non rilevabile e non è assolutamente contagioso . Poi ripeto , lo conosci te il tuo partner , se non ti fidi fai il test rispettando i periodi finestra . Qua in Italia il test di quarta generazione è definitivo dopo 30 giorni , l' ISS dice 40 giorni per estrema prudenza .

Mi trovo in un paese europeo un po' arretrato su questa questione.
Qui funziona così:

- Ho contattato quello che qui potrebbe essere una realtà simile alla LILA in Italia e mi hanno proposto un test rapido. Qui fanno principalmente solo questo tipo di test.
Ti fanno il quarta generazione solo se hai avuto un contatto chiaramente a rischio ed io non rientravo nel rischio a loro avviso perché dichiarai appunto della sua terapia assunta regolarmente. Loro ritengono il rapid test HIV (simile a quello del COVID per modalità e funzionamento) accurato al 98%.
- Se invece ti rivolgi ad un laboratorio privato il quarta generazione viene eseguito regolarmente. Non so la ragione per cui alcuni lavoratori esigono la ricetta altri no.
- Negli ospedali per accedere ad un test di quarta generazione devi avere necessariamente la ricetta medica. Non c'è alcuna possibilità di fare un test HIV anonimo e gratuito di quarta generazione semplicemente decidendo di andarlo a fare senza alcuna prescrizione.

In compenso qui la questione U=U è posta in maggior risalto che in Italia. C'è più informazione e sensibilizzazione a riguardo.
Sono stato io particolarmente sfortunato ad essere capitato con un infettivologo "all'antica".
Qui ritengono definitivo il test di quarta generazione, per le linee guida nazionali, a 40 giorni. Consigliano di ripeterlo a 3 e 6 mesi.

Onestamente io trovo sconvolgente che ci siano ancora persone che si sconvolgono che qualcuno abbia l hiv .. perché dovremmo avere un aspetto tipico stile Tom Hanks in Filadelfia?eh basta!!

Puoi trovarlo sconvolgente se credi.
Io sono rimasto sconvolto perché la prima paura che ho avuto è stata quella di esser stato contagiato, conscio appunto di aver avuto un rapporto non protetto.
Non penso che un sieropositivo nel 2022 abbia un aspetto emaciato, figurati.
Ma ho avuto ed ho tutt'ora paura di essermi positivizzato.
Poi se è successo ci si cura e si va avanti.
Ma io francamente mi auguro non sia successo.
Mi ripeto, io credo alla questione U=Un ma non ho piena fiducia del mio partner.
Per questo vorrei avere informazioni più chiare sul suo stato.
Non c'è solo il suo diritto alla privacy, se vuole un rapporto con me c'è anche il mio diritto a sapere se effettivamente è undetectable.

Io nn giudico il tuo diritto a sapere che la sua situazione  sia undecteble..giudico che rimani sconvolto se una una persona ti dice di avere l hiv ..se ti dicessi di avere il diabete avresti la stessa reazione?e pregiudizio anche questo per me.. quindi nn venire a scrivere nn penso che abbiate un aspetto emaciato ect perché sei ipocrita e probabilmente sei anche tra quelli che confina l hiv ad una determinata categoria di persone ovvero omosessuali tossicodipendenti e prostitute..siamo nel 2022 buongiorno!

Ah dimenticavo..se veramente e unctecteble..nn aveva nessun obbligo giuridico di dirtelo..

1) Un diabetico non può trasmettermi il diabete
2) Non rimango sconvolto se "una persona mi dice di avere l'HIV". Rimango sconvolto se una persona che conosco da poco, di cui non ho piena fiducia, mi dice di avere una malattia infettiva. Si, perché può essere trasmessa come anche no. E c'è sicuramente la colpa anche da parte mia di aver acconsentito ad un rapporto non protetto con uno sconosciuto.
3) Non confino l'HIV che colpisce trasversalmente diverse soggettività.

E vorrei dirti:
Probabilmente tu pensi che tutti i sieropositivi siano uguali, cioè persone oneste, meravigliose, forgiate dalla sofferenza e combattenti.

E invece ti sbagli, perché i sieropositivi sono persone.
E ce ne sono di belle, di brutte, di oneste e di disoneste.

Se avesse o meno l'obbligo giuridico di dirmelo non ne ho alcuna idea.
Non l'ho nemmeno querelato ne ci ho pensato.
Anzi.
Sto cercando di capire se posso fidarmi di lui o meno, non se posso quererarlo o meno.
Sei fuori strada.

Su certe cose sono d accordo ..ma se è in terapia nn ha nessun obbligo giuridico..se e in terapia nn può trasmetterlo..l infettivologo che ti ha dato informazioni deviate può essere accusato di sierofofobia..

Ricorda che non vivo in Italia e non ho idea di come sia qui la legislazione in materia.

Riguardo la terapia, io leggo che siete molto ottimisti sulla terapia antiretrovirale però sono sicuro che ci sono casi dove la terapia antiretrovirale non riesce ad azzerare la carica virale o a renderla undetectable.

Questo avviene se ci sono altre patologie concomitanti o se non si assume correttamente una terapia, cosa che può accadere.

Sono certo che molti sieropositivi abbiano una carica virale azzerata.
Non sono certo che tutti riescano a raggiungere questo risultato indistintamente.
Sicuramente la maggioranza riesce ad ottenerlo.

Si vero alcuni nn riescono ad ottenere la totale soppressione virologica.. però sotto le 200 copie e comq considerato nn infettivo.. quello che mi chiedo e perché avrebbe dovuto metterti a rischio.. premetto che nn lo conosco e quindi le mie sono solo supposizioni 

Supponi molto facilmente tante cose, come la mia presunta ipocrisia.
Questo è un forum suppongo di ascolto.
Se viene meno l'ascolto è un problema.

Tornando al topic:
Quindi, le persone sotto terapia anche se non sono tutte undetectable perché magari non riescono a raggiungere la totale irrilevabilità, è possibile dire che sono sempre comunque tutte untransmittable?