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Rapporto con persona HIV+
- Oz
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Due settimane fa ho avuto un rapporto sessuale di tipo orale con un ragazzo certamente sieropositivo.
Il rapporto sessuale si è concluso con l'ingoio dello sperma da parte mia.
C'è stato un secondo rapporto una settimana dopo, sempre orale, senza ingoio e senza esser giunti all'orgasmo.
Mi ha comunicato la sua sieropositività una settimana dopo il nostro rapporto sessuale.
Sono rimasto sconvolto.
Mi ha detto di essere U=U in terapia da dieci anni ma onestamente ho dei dubbi.
Ha un passato complesso, difficile, di menzogne e tossicodipendenza.
Non ho fiducia in lui e quando apro il discorso dell'HIV, di voler vedere la sua viral load, svia sempre il discorso evitando il confronto e ponendosi spesso in una posizione di vittima di fronte alle mie paure.
Nell'ultima settimana mi si sono ingrossati alcuni linfonodi vicini all'ascella e sotto la clavicola, mi è venuto un mal di gola persistente e mi sento spossato.
Ho fatto un test HIV preliminare, giusto per sondare il mio passato, ed è negativo.
Sono in attesa di concludere il periodo finestra per fare il definitivo che possa darci una risposta su questo rapporto a rischio.
Mi trovo all'estero, non vivo in Italia.
Qui sono molto diffusi i test rapidi, anche nelle strutture sanitarie.
Per un ELISA bisogna pagare e per un ELISA di quarta generazione ci vuole la prescrizione medica.
Stavo pensando anche di fare un PCR ma qui non lo trovo da nessuna parte.
Domani vedrò un infettivologo, cercherò risposte e strade percorribili.
Sono molto preoccupato e sospetto di essere positivo visti anche i miei sintomi.
Vi ringrazio per l'ascolto.
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- MONZA 71
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- Oz
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Non penso che ogni persona sieropositiva sulla faccia della terra sia bugiarda in quanto sieropositiva, ho il sospetto che lui possa non essere sincero perché settimana dopo settimana emergono elementi negativi del suo passato che nulla hanno a che fare con l'HIV ma che delineano una persona poco responsabile, onesta e sincera.
E questo non c'entra nulla con l'HIV.
In questo caso però il problema si scontra anche con l'HIV nella seguente maniera: non riesco a fidarmi di lui e quindi delle sue ammissioni sulla sua viral load o sulla sua condizione di U=U. Temo non segua nemmeno adeguatamente le cure considerando il suo stile di vita.
Purtroppo sono incappato in un infettivologo vecchio stampo, che non crede pienamente nella U=U (mi ha suggerito di non procedere nel rapporto con questo ragazzo) e che addirittura mi ha detto di ripetere il test fra tre e sei mesi e se proprio voglio frequentarlo usando sempre il profilattico.
Sicuramente lui si è messo sulla difensiva perché per me non è facile gestire questa scoperta considerando che non mi fido di lui.
Se avessi fatto questa scoperta nel rapporto con una persona di cui mi fido sarei serenissimo.
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- Oz
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Ma ogni persona che fa la terapia antiretrovirale raggiunge la U=U?
Questa è una cosa che onestamente non conosco.
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- VERO
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So che lui fa la viral load ogni 6 mesi.
È un tempo ritenuto standard?
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Qui funziona così:
- Ho contattato quello che qui potrebbe essere una realtà simile alla LILA in Italia e mi hanno proposto un test rapido. Qui fanno principalmente solo questo tipo di test.
Ti fanno il quarta generazione solo se hai avuto un contatto chiaramente a rischio ed io non rientravo nel rischio a loro avviso perché dichiarai appunto della sua terapia assunta regolarmente. Loro ritengono il rapid test HIV (simile a quello del COVID per modalità e funzionamento) accurato al 98%.
- Se invece ti rivolgi ad un laboratorio privato il quarta generazione viene eseguito regolarmente. Non so la ragione per cui alcuni lavoratori esigono la ricetta altri no.
- Negli ospedali per accedere ad un test di quarta generazione devi avere necessariamente la ricetta medica. Non c'è alcuna possibilità di fare un test HIV anonimo e gratuito di quarta generazione semplicemente decidendo di andarlo a fare senza alcuna prescrizione.
In compenso qui la questione U=U è posta in maggior risalto che in Italia. C'è più informazione e sensibilizzazione a riguardo.
Sono stato io particolarmente sfortunato ad essere capitato con un infettivologo "all'antica".
Qui ritengono definitivo il test di quarta generazione, per le linee guida nazionali, a 40 giorni. Consigliano di ripeterlo a 3 e 6 mesi.
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Io sono rimasto sconvolto perché la prima paura che ho avuto è stata quella di esser stato contagiato, conscio appunto di aver avuto un rapporto non protetto.
Non penso che un sieropositivo nel 2022 abbia un aspetto emaciato, figurati.
Ma ho avuto ed ho tutt'ora paura di essermi positivizzato.
Poi se è successo ci si cura e si va avanti.
Ma io francamente mi auguro non sia successo.
Mi ripeto, io credo alla questione U=Un ma non ho piena fiducia del mio partner.
Per questo vorrei avere informazioni più chiare sul suo stato.
Non c'è solo il suo diritto alla privacy, se vuole un rapporto con me c'è anche il mio diritto a sapere se effettivamente è undetectable.
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2) Non rimango sconvolto se "una persona mi dice di avere l'HIV". Rimango sconvolto se una persona che conosco da poco, di cui non ho piena fiducia, mi dice di avere una malattia infettiva. Si, perché può essere trasmessa come anche no. E c'è sicuramente la colpa anche da parte mia di aver acconsentito ad un rapporto non protetto con uno sconosciuto.
3) Non confino l'HIV che colpisce trasversalmente diverse soggettività.
E vorrei dirti:
Probabilmente tu pensi che tutti i sieropositivi siano uguali, cioè persone oneste, meravigliose, forgiate dalla sofferenza e combattenti.
E invece ti sbagli, perché i sieropositivi sono persone.
E ce ne sono di belle, di brutte, di oneste e di disoneste.
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- Oz
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Non l'ho nemmeno querelato ne ci ho pensato.
Anzi.
Sto cercando di capire se posso fidarmi di lui o meno, non se posso quererarlo o meno.
Sei fuori strada.
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Riguardo la terapia, io leggo che siete molto ottimisti sulla terapia antiretrovirale però sono sicuro che ci sono casi dove la terapia antiretrovirale non riesce ad azzerare la carica virale o a renderla undetectable.
Questo avviene se ci sono altre patologie concomitanti o se non si assume correttamente una terapia, cosa che può accadere.
Sono certo che molti sieropositivi abbiano una carica virale azzerata.
Non sono certo che tutti riescano a raggiungere questo risultato indistintamente.
Sicuramente la maggioranza riesce ad ottenerlo.
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- Lauretta1984
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Questo è un forum suppongo di ascolto.
Se viene meno l'ascolto è un problema.
Tornando al topic:
Quindi, le persone sotto terapia anche se non sono tutte undetectable perché magari non riescono a raggiungere la totale irrilevabilità, è possibile dire che sono sempre comunque tutte untransmittable?
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